enzook1SALIRE SUL VESUVIO, UNA DI QUELLE COSE DA FARE NELLA VITA

Visitare il Vesuvio a Napoli ed osservare la sua gola, così profonda è un’emozione che non può essere descritta con le semplici parole, ma va vissuta! Il Vesuvio oggi richiama milioni di turisti, 800mila le visite solo al Gran Cono. Un flusso di viaggiatori già dal '600, considerato tra le tappe più “esotiche” del Gran Tour . 

parco nazionale vesuvio

Tra il '700 e del '800, con la scoperta delle prime rovine di Pompei, l'escursione Pompei-Vesuvio divenne un must culturale: molti visitatori che accorrevano per ammirare l'antica città sepolta, desideravano vedere anche il vulcano che l'aveva distrutta. Tra l'800 e il 900 crebbero le attività di escursionismo, nel 1841 venne fondato l'Osservatorio Vulcanologico e nel 1855 istituita la figura di Guida Montana preposta all'accompagnamento dei turisti nell'ultimo tratto della salita al cratere. La morfologia attuale del Vesuvio è stata determinata dalle tante eruzioni che hanno modificato il profilo del vulcano, la cui quota è diminuita o aumentata più volte di varie centinaia di metri (si stima che l'altezza massima sia arrivata a ben 2300; attualmente il Gran Cono, la sua cima, è alto 1281 mt con cratere di circa 1500 m di circonferenza). Dal 1995 il vulcano e l’area circostante sono sotto la tutela dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio , che si estende per di più di 8 mila ettari e interessa ben 13 Comuni. Tra il 2001-2003 è stata realizzata la Sentieristica del Parco Nazionale del Vesuvio; 9 sentieri per 54 km totali, (sarebbero 11, ma due non sono percorribili), completi di segnaletica. Così in dettaglio:

  • La Valle dell’Inferno: lunga circa 10 Km, angusti tornanti in salita e discesa attorno al Vallone Tagliente; vi si ammirano i Cognoli di Levante, spettacolare esempio di lava “a corda”, risalente all’eruzione del 1944, colonizzata dal lichene Stereocaulon vesuvianum.
  • I Cognoli di Ottaviano: formato da una sequenza di saliscendi.
  • La traversata del Monte Somma: si affaccia sul fiume di lava, risalente al 1944, con arrivo sul Monte Somma.
  • La Riserva Naturale Tirone-Alto: la veduta più spettacolare del Parco in quanto rappresenta la prima area wilderness vulcanica italiana (compresa tra le pareti interne della caldera del Somma e l'Atrio del Cavallo). 
  • La salita al cratere del Vesuvio: l’escursione più richiesta dai turisti è il percorso verso il cratere che culmina con l’arrivo al Gran Cono
  • La strada Matrone: 7 km, durante i quali si osservano le bocche laviche apertesi nel 1906.
  • Il vallone della Profica: attraversa la terra in cui nascono i pomodorini a piennolo, tipici del comprensorio vesuviano.
  • Tragitto del trenino a cremagliera: si può ammirare il percorso dell’antico trenino che da Resina (rione del comune di Ercolano) portava all’Eremo del Salvatore.
  • Il fiume di lava: attraversa boschetti molto suggestivi, dominati da ginestre e valeriana.
L’ascesa al Gran Cono del Vesuvio, corrispondente al Sentiero n. 5 del Parco Nazionale del Vesuvio, è il più famoso dei sentieri e quello più adatto alle famiglie,  parte dal “Piazzale di quota 1000”, situato ad Ercolano. dove vi è anche la biglietteria. L’escursione è lunga circa 1600 metri con dislivello contenuto entro i 180 metri: diciamo che in tre ore si può andare e tornare, ma certamente ci metterete di più, perché non vi stancherete mai di ammirare il cratere e il panorama, che man mano si sale diventa scenario da sogno: tutto il Golfo di Napoli, la Penisola Sorrentina, Capri, Ischia e la morfologia dei Campi Flegrei, ma lo sguardo può arrivare fino a Gaeta e al Circeo. Alle spalle della Capannuccia l’enorme pineta di Terzigno e, in fondo, gli scavi di Pompei. Salendo, la voragine del cratere, perfettamente circolare, con i suoi pennacchi di fumo diviene a portata di mano. Un paesaggio davvero incredibile, quasi lunare. Un sentiero adatto a tutti: lo si può percorrere anche con bambini. Una volta giunti a destinazione, per tornare indietro è necessario procedere lungo un tratto dell’antica Strada Matrone. Non è possibile, data la particolarità del luogo, raggiungere il punto più alto del Vesuvio (1281 m), sul quale si possono recare solo i ricercatori e le persone autorizzate. Il costo del biglietto è di 10€, ma se volete rimanere ad Ercolano potete acquistare un unico pass che vale per quattro, la ErcolanoVesuvio Card. 22 euro, dura tre giorni e permette l'accesso ai quattro siti: si potranno visitare gli scavi archeologici di Ercolano con gli scheletri dei fuggiaschi del 79 d.C. e le domus ritornate a nuova luce, i sentieri del Gran Cono del Vesuvio, le ricostruzioni in 3D delle antiche città di Herculaneum e Pompei al MAV e infine le architetture vanvitelliane di Villa Campolieto, perla del Miglio d'Oro.
Per ulteriori informazioni vi consigliamo di visitare il sito dell’Ente parco nazionale del Vesuvio https://www.parconazionaledelvesuvio.it/ 
 
*docente di marketing turistico e local development