“Le nuove frontiere delle inchieste giornalistiche” saranno il tema del Forum ideato e promosso dal Centro di Ricerca ReS Incorrupta dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e dall’Ordine dei Giornalisti della Campania.
L’appuntamento è fissato per giovedì 9 Maggio alle ore 14.30 nella Sala degli Angeli del Suor Orsola, sede della prima Scuola di Giornalismo del Mezzogiorno fondata nel 2003 dall’attuale Rettore Lucio d’Alessandro e dall’ex direttore de “Il Corriere della Sera” Paolo Mieli che cura per ogni biennio un libro inchiesta che negli anni ha esaminato alcuni dei casi giornalistici più scottanti della storia d’Italia (dall’impeachment al presidente della Repubblica, Giovanni Leone, agli scandali di Tangentopoli o del terremoto in Irpinia del 1980).
L’incontro, inserito anche nel programma di formazione ed aggiornamento professionale dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, sarà aperto dagli interventi di Eugenio Capozzi, professore ordinario di Storia contemporanea all’Università Suor Orsola Benincasa e coordinatore scientifico della collana dei Libri inchiesta della “Scuola di Giornalismo Suor Orsola Benincasa” e diOttavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania.
Al tavolo della discussione, coordinata dal giornalista Roberto Conte, ci saranno Eugenio Iorio, docente di Social media analysis all’Università Suor Orsola Benincasa, Paolo Miggiano, direttore della collana “Linea di Difesa” della Casa Editrice Di Girolamo ed autore da ultimo del volume “NA K14414. Le strade della Mèhari di Giancarlo Siani”, Emanuela Vernetti giornalista de “La7” e Giampiero De Luca, giornalista de “La Stampa”, di recente oggetto di gravi intimidazioni a seguito delle sue inchieste sugli scandali del cimitero di Poggioreale di Napoli.
“Le dinamiche in atto nell’Infosfera - opinioni polarizzate, emotional sharing, effetti cognitivi derivanti dall’information overload, fake news, cascate reputazionali - fanno emergere la difficoltà di facoltà critica ed esperienziale nel distinguere il reale dal falso”. È questa, come anticipa Eugenio Iorio, una delle grandi sfide del giornalismo investigativo di oggi e del futuro.