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Il Comune di Caserta e la Regione Campania sono intervenuti per affrontare l’impatto negativo che la discarica de ‘Lo Uttaro’ ha avuto sulla salute delle persone sin dal 1994, mettendo in campo un’attività di bonifica e messa in sicurezza che per troppi anni non è stata effettuata dallo Stato. Su ‘Lo Uttaro’ l’Amministrazione non ha alcuna responsabilità, se non per quel che concerne la bonifica e la messa in sicurezza della discarica ‘Ecologica Meridionale’.

A tal proposito, abbiamo ottenuto un finanziamento di 6,5 milioni di euro, frutto dell’accordo tra il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e la Regione Campania, siamo stati molto veloci nell’espletamento delle procedure e tra pochi mesi già provvederemo ad avviare tutte le attività”. A dichiararlo è il sindaco di Caserta, Carlo Marino.

“Fino ad oggi – ha aggiunto il primo cittadino – lo Stato si è limitato, attraverso la società in house del Ministero dell’Ambiente, la Sogesid, all’attività di caratterizzazione delle matrici ambientali. Solo noi, di concerto con la Regione Campania, dopo tanti anni di ritardi, abbiamo avviato il risanamento di una zona che ha sofferto per troppo tempo. La volontà che ha espresso l’Amministrazione, in collaborazione con la Regione, di affrontare un tema fondamentale quale la salute pubblica e la rigenerazione di un’area industriale importante per il nostro territorio, ha ottenuto anche il riconoscimento della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che, nella parte finale della sentenza, dice che ad oggi lo Stato italiano non ha ancora messo in sicurezza e bonificato le aree, dandoci così ragione dopo le tante denunce che in ogni sede l’Amministrazione ha fatto in merito ai ritardi di Sogesid. E oggi il Comune di Caserta e la Regione Campania sono gli unici soggetti che stanno effettuando un’opera di riqualificazione dell’area ‘Lo Uttaro’”, conclude.

Sul caso interviene anche il deputato dell'Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli. “La recente condanna dell'Italia da parte della Corte europea dei diritti umani per la gestione della discarica di Lo Uttaro è il simbolo tangibile del fallimento catastrofico del nostro Paese nella gestione dell'emergenza rifiuti - commenta - Per anni, i residenti di Caserta e San Nicola La Strada sono stati costretti a vivere in un ambiente inquinato: un crimine ambientale e umano che ha lasciato cicatrici profonde nella nostra comunità e nel paesaggio. La discarica di Lo Uttaro, un nome che riecheggia come promemoria doloroso della nostra incapacità di proteggere i diritti fondamentali dei cittadini e l'integrità del nostro territorio, è stata un epicentro di sofferenza e negligenza. Dal 1994 al 2009, la crisi della gestione dei rifiuti ha trasformato le strade in discariche a cielo aperto, esponendo i residenti a condizioni insostenibili e pericolose. Oggi, mentre è doveroso riflettere sulla sentenza della Corte di Strasburgo, dobbiamo anche affrontare la realtà cruda e scomoda del fallimento dei vari governi che sono passati senza voltarsi. Hanno permesso che l'indifferenza, la corruzione e la mancanza di responsabilità compromettessero la salute e la sicurezza dei concittadini delle cittadine e devastassero l’ambiente. La sentenza della CEDU non è solo una condanna, è un appello urgente per garantire che i diritti umani e ambientali siano al centro delle nostre politiche e delle nostre azioni,” conclude Borrelli.

 

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