La storia intorno alle foibe - Nicoletta Bourbaki - Internazionale

"Caro Montanari,
le sue affermazioni negazioniste sulle Foibe e violentemente critiche sul Giorno del Ricordo non le fanno onore. Colpiscono i tanti che senza colpa, se non quella di essere italiani, furono barbaramente giustiziati dagli slavo-comunisti e costretti a lasciare la propria terra natia.


Noi Esuli abbiamo sofferto per i 60 anni di silenzio che la politica italiana ha riservato al nostro dramma, ma mai sentirà - Montanari - da noi Esuli nessun tipo di equiparazione tra tragedie e drammi, come lei ha fatto.

Il secolo scorso si è caratterizzato per gli abomini perpretrati dalle diverse ideologie della violenza: quella nazi-fascista, quella comunista, quella titoista ed altre. Noi abbiamo, che siamo stati costretti all'esilio in patria, abbiamo sempre mostrato solidarietà ai fratelli ebrei, come a tutti gli altri popoli che hanno subito persecuzioni.

Il negazionismo e il revisionismo appartengono a chi, pur di strizzare l'occhio ad una parte politica e trarne vantaggio personale, accetta di svilire il suo pensiero a queste tristi affermazioni.

Davanti a queste tragedie dovremmo tutti unirci e ricordare. Caro Montanari, la invito perciò a riflettere sulle sue parole, perché per colpire una parte politica a lei poco gradita ha dato un "ceffone" a tutti gli Esuli ed alle loro storie, buttandola in insopportabile caciara.

Dopo 70 anni non pensavamo ci fosse ancora bisogno di difendere la nostra storia, quella del popolo Istriano, che pur di vivere libero fu costretto a lasciare le proprie terre; uniamoci tutti, e ricordiamo ogni dramma affinché non si ripetano gli errori del secolo buio che è stato il 'Novecento."