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Museo civico aufidenate - Ministero della cultura

“Al  sono in esposizione fossili e testimonianze del periodo italico con ornamenti della persona (bracciali, collane, anelli, fibule, cinturoni) di provenienza funeraria; due bronzetti mutili raffiguranti Ercole all’assalto; due importanti iscrizioni in lingua osca di cui una rinvenuta da alcuni soci della sede locale. Inoltre è possibile ammirare materiali lapidei e anche reperti che in precedenza erano conservati in un antico museo istituito nel 1898 .

Due iscrizioni di epoca imperiale (III sec. d.C.), che attestano il popolo e i magistrati degli Aufidenates. Elementi architettonici e scultorei a carattere funerario, epigrafi, ceramiche, attrezzi, fusaiole, pesi da telaio, ansa con bollo rodio, altro esemplare con bollo osco, laterizi con bolli delle fabbriche locali, monete, terrecotte votive, toro in spessa lamina di bronzo elemento di una scena del sacrificio di un toro che si offriva a Marte, statua acefala di personaggio togato, vaso di piombo, armi in ferro, frammenti di mosaici, stucchi ed altri materiali di scavo”.  Lo ha affermato Giovanni Romito, Presidente di Archeoclub d’Italia sede di Castel Di Sangro.

“Il Museo Civico Aufidenate negli ambienti dell’ex Convento dei Minori Osservanti o Francescani, intitolato a Santa Maria Maddalena, sul luogo di un antico Asilo per pellegrini posto lungo la “Via degli Abruzzi”. La cura e la gestione del Museo sono affidate all’Archeoclub d’Italia sede di Castel di Sangro APS. Grazie alla sezione medievale moderna è possibile osservare anche interessanti ceramiche settecentesche di varia provenienza  - ha  proseguito Romito -  ricca collezione di frammenti che vanno dal IX-XI al XIX secolo. 

Stampa e turisti possono entrare anche nell’ Orto Botanico dove sono presenti alberi da frutta piantati dai Frati francescani, tutte le piante sono state mappate ed hanno la relativa scheda botanica. L’orto è stato risistemato dai Soci dell’Archeoclub d’Italia Castel di Sangro, con dei percorsi naturalistici i quali, conducono alla cosiddetta “tavola dei monaci” un masso calcareo, di forma tondeggiante e rozzamente lavorato dove i monaci, forse, andavano a pregare o a meditare”. 

E l’Italia si prepara alle Giornate Europee dell’Archeologia.

“Avremo numerosissimi eventi in tutta Italia e sarà possibile visitare siti archeologici in varie orarie – ha annunciato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia – dal 18 al 20 Giugno con 48 ore continue di archeologia”.  

 

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