Torna 𝗠𝗲𝗱𝗶𝘁𝗲𝗿𝗿𝗮𝗻𝗲𝗼 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼𝗿𝗮𝗻𝗲𝗼, il luogo della cultura altra in cui è centrale la visione decoloniale, a cura di Maria Rosaria Greco, dal 25 al 29 novembre 2025.
Quest’anno è dedicato alla comunità queer di vari Paesi quali Palestina, Libano, Giordania, Egitto e Tunisia. Non è quindi un luogo geografico il protagonista della quinta edizione, ma un luogo culturale trasversale all’interno del Mediterraneo.
Cultura queer è anche attivismo politico, che si coniuga con la necessità di una narrazione decolonizzata. I hear your silence (sento il tuo silenzio, il tuo silenzio mi parla) dice un murales su un palazzo nel centro di Beirut, rimasto in piedi nonostante le bombe israeliane. I hear your silence è il focus di Mediterraneo contemporaneo 2025 partendo dall’omonima fanzine curata da Daniela Sala del Collettivo giornalistico FADA che sarà ospite della rassegna insieme allo scrittore e attivista queer Hasan Kilani.
“In un momento storico – afferma la curatrice Maria Rosaria Greco - in cui il diritto internazionale viene svilito a strumento di supremazia bianca e patriarcale, in cui i diritti umani e civili vengono calpestati in Palestina come in tutto il mondo, vogliamo dare spazio a storie fluide, queer, come atto di resistenza. Vogliamo costruire ponti solidali e non-binari tra le due sponde del Mediterraneo. Vogliamo dare voce a chi rimane invisibile, ma non si arrende. Per secoli, il colonialismo ha imposto una visione rigida e binaria del genere e della sessualità, cancellando le diverse identità di comunità che invece esprimono grande forza e creatività. Parleremo quindi di diritti queer e pink-washing.”
Qui di seguito le partnership. Quest’anno Mediterraneo contemporaneo si realizza con il lavoro di Casa del Contemporaneo, del collettivo giornalistico FADA, del collettivo transfemminista Lisitrata, dell’associazione Blam - iMorticelli, dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, dell’Università di Napoli l’Orientale - progetto MEGAMAPS, di Femminile palestinese, della Comunità palestinese Campania, del Metis Fest, de il Manifesto, di Comunicare-SA. La comunicazione è di Blendlab.
Si inizia a Napoli il 25 novembre p.v. all’Accademia di Belle Arti di Napoli (teatro Antonio Niccolini) e si prosegue a Salerno dal 26 al 29 novembre presso iMorticelli in largo Plebiscito (+39 3519067825).
Programma
Appuntamenti dal 26 al 29 novembre 2025
25 nov. Martedì a Napoli, c/o Teatro Antonio Niccolini dell’Accademia di Belle Arti:
ore 16,00 - in collaborazione con ABANA e MEGAMAPS, incontro di presentazione del progetto Mediterraneo contemporaneo 2025 - I hear your silence con Hasan Kilani (scrittore e attivista queer femminista, palestinese giordano) Daniela Sala (collettivo FADA), Gina Annunziata (storia del cinema, ABANA), Marina Brancato (antropologia visuale, ABANA), Sara Borrillo (Storia contemporanea dei Paesi Arabi, UniOr - Megamaps) Maria Rosaria Greco (Mediterraneo contemporaneo).
26 nov. Mercoledì c/o iMorticelli di Salerno:
ore 18,30 - inaugurazione mostra I hear your silence con Hasan Kilani e Daniela Sala.
ore 19,00 - laboratorio fanzine su diritti queer.
ore 20,00 - talk di presentazione del progetto Mediterraneo contemporaneo 2025 - I hear your silence con Hasan Kilani (scrittore e attivista queer femminista, palestinese giordano) Daniela Sala (collettivo FADA), Maria Rosaria Greco (Mediterraneo contemporaneo) e Collettivo Lisistrata.
27 nov. Giovedì c/o iMorticelli di Salerno:
ore 19,00 - tavola rotonda Queerness in periferia, tra pink-washing e territorialità a cura del Collettivo Lisistrata, con le associazioni del territorio. A seguire Queerness zine Lab, con Queer Mushroom Forest. Partecipazione ad offerta libera benefit.
28 nov. venerdi c/o iMorticelli di Salerno:
ore 19,30 - Proiezione del film Libere disobbedienti innamorate di Maysaloun Hamoud – Israele/Francia, 2016, 96’ con Gina Annunziata (storia del cinema, Accademia di Belle Arti di Napoli) Maria Rosaria Greco (Mediterraneo contemporaneo) e Collettivo Lisistrata.
Bar Bahar (fra mare e terra) è il titolo in arabo che forse preferiamo a quello ammiccante della distribuzione italiana. Perché in quello “stare in mezzo” (fra mare e terra) si trovano Laila, Salma e Nour, le tre giovani protagoniste del film di esordio di Maysaloun Hamoud, regista e sceneggiatrice di origine palestinese: fra una società patriarcale e misogina e il grande e vitale desiderio di essere pienamente loro stesse. Ma in quello stesso “stare in mezzo” si trova anche la regista che vuole raccontare la sua generazione di trentenni palestinesi, cresciuta dopo la Seconda Intifada e partecipe delle Primavere Arabe, di cui poco si parla e si conosce.
ore 21,00 - Djset di Cypriot per viaggiare nel Mediterraneo, navigando dallo stretto di Gibilterra fino alla Palestina. II suono diventa un'onda che, fra vinili e digitale, ci trasporta cullandoci in immagini che diventano memoria di un racconto: quello di un popolo oppresso, colonizzato, sottoposto allo smantellamento dell'identità culturale collettiva dalla fine dell'800 e vittima di genocidio.
29 nov. sabato c/o iMorticelli di Salerno:
ore 19,30 - Performance di lettura poetica e musica Maria di Gaza, con Omar Suleiman e Massimo Mollo. Il reading è tratto dalla raccolta omonima del poeta palestinese Ibrahim Nasrallah (tradotto da Wasim Dahmash, pubblicato da Edizioni Q - 2025).
A seguire AperiCena palestinese, a cura di Omar Suleiman. Contributo di ingresso a partire da 10 euro destinato alla raccolta fondi per Gaza.
Si precisa che il ricavato della serata e di tutte le attività di I hear your silence sarà devoluto a Gazzella Onlus che da assistenza ai bambini e alle famiglie di Gaza.