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I Domenica di Quaresima - Anno C: Il Deserto - YouTube

Mt 4, 1-11 In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane».

Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vattene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Commento di don Gigi Pini

Le tentazioni! Momento che precede la “missione” che però mette in discussione sé stessa, il “perché” ed il “come”. Infatti, per due volte il diavolo provoca Gesù mettendo in dubbio il suo essere Figlio di Dio. Non c’è cosa peggiore di quando uno mette in dubbio quello che tu sai benissimo di essere o di saper fare. La voglia e la rabbia sono di dimostrarglielo immediatamente e farlo così “tacere”. Qui la provocazione, che diventa tentazione, è ancora più grave, e quel “se” farebbe imbestialire chiunque…perché mette in dubbio il Natale, mette in discussione Chi lo ha “generato”, mette in crisi la sua identità. Gesù però non è da solo nel ”deserto”, c’è lo Spirito con lui e allora resta ben fermo il Suo dialogo con quello che sa bene essere “suo” Padre. Il terzo tentativo, invece, punta diritto sull’orgoglio, sulle cose, sull’avere…è una tentazione vigliacca ed intrigante perché punta sull’immagine, sul potere, sul successo. La risposta di Gesù non ha nessun tentennamento ed è chiara e sicura. Le “tentazioni” sono state una verifica importante per il Figlio: adesso la sua “missione”, quella di “salvare” l’uomo nell’Amore e la creazione, può andare avanti con decisione e fino in cima al Calvario, fino alla Risurrezione. Le tentazioni! Questa è la parola messa per noi all’inizio della Quaresima. Inizio di un cammino duro e difficile, ma affascinante. I miei quaranta giorni e relative notti, la mia Quaresima, per “verificare” la mia disponibilità a diventare ed essere veramente figlio di Dio e quindi disposto a mettere la sua Parola, le sue Regole al centro del mio pensare, del mio parlare e del mio agire. Devo verificare se sono davvero pronto a mettere Lui al centro della vita: Lui prima delle cose, delle persone, dei progetti…perché tutto e tutti abbiano senso e valore in Lui. Non basta certo una Quaresima! È vero, perché sarà lungo tutto il mio vivere che dovrò fare i conti con le “tentazioni” di bastarmi, di essere autosufficiente, di credere che quello che conta è quello che hai e non quello che sei…Certo, ma cominciamo a guardarci dentro durante questa Quaresima… Buona vita con un grande e forte abbraccio.

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