Un ritorno tanto atteso e agognato dalla comunità religiosa e dal popolo dei fedeli di Aversa sta finalmente per realizzarsi: sabato 6 dicembre 2025, infatti, le spoglie mortali del Vescovo Giovanni Gazza saranno traslate nella Chiesa Cattedrale.

Formatosi nell’Istituto dei Missionari Saveriani di Parma, Mons. Gazza esercitò il suo mandato missionario in Brasile tanto da essere nominato primo vescovo della Prelatura di Abaetè do Tocantins, nel nord Brasile - a soli 38 anni - nel 1962 dal Santo Padre Giovanni XXIII.

Nel 1966 fu eletto Superiore Generale dei Missionari Saveriani che guidò per undici anni.

Mons. Gazza venne poi nominato vescovo di Aversa il 24 novembre 1980, iniziando il ministero episcopale il successivo 21 dicembre. Vescovo di grande umanità e umiltà pastorale, dimostrò subito estrema operosità e tenacia in un periodo di difficile ripartenza segnato dal tragico terremoto dell’Ottanta.

Il culmine del suo ministero episcopale è senza dubbio rappresentato dalla Visita pastorale di Giovanni Paolo II ad Aversa (12-13 novembre 1990). Per tredici anni, dunque fino al 1993, Mons. Giovanni Gazza ha guidato la nostra diocesi che lo ricorda da sempre con gratitudine e venerazione per le sue doti di vero Padre conciliare, Maestro esemplare di fede, carità e cultura.

Il programma liturgico della traslazione si aprirà alle ore 10:30 con la Concelebrazione Eucaristica presieduta dal nostro vescovo Mons. Angelo Spinillo, con il Capitolo della Cattedrale e il Presbiterio diocesano. A seguire, sono previste le testimonianze commemorative del Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo Emerito di Napoli; P. Fernando Garcia Rodriguez, Superiore Generale dei Missionari Saveriani; del vescovo Mons. Natale Paganelli, Superiore Regionale per l’Italia dei Missionari Saveriani.

Il sepolcro in cui riposano le spoglie mortali di Mons. Giovanni Gazza verrà poi benedetto; è collocato nel Transetto Nord della Cattedrale San Paolo - tra la Cappella del Santissimo Sacramento e la Santa Casa di Loreto – sovrastato da un dipinto trecentesco della “Madonna cha allatta Gesù Bambino”.