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Sarà aperta al pubblico venerdì 28 novembre alle 18.30, la mostra d’arte “Greg Palumbo Ultra Pop”, allestita negli ambienti dell’Agenzia Generali “Caserta Reggia” al civico 74 di Corso Giannone. Un appuntamento che vedrà la prestigiosa sede, tra le più belle d’Italia, trasformarsi in una vera e propria galleria d’arte.

Una scelta, quella di Generali, che vuole valorizzare il talento e lo stile creativo dell’artista, Greg Palumbo, napoletano di origine e casertano di adozione, per il suo linguaggio artistico sperimentale, dirompente ed in anticipo sui tempi. L’unione delle due realtà darà vita a un progetto che invita a riscoprire e riflettere sull’attualità dell’arte contemporanea.

In occasione dell’evento, Palumbo presenterà il suo nuovo progetto artistico “OVO”: un’esplorazione visiva e concettuale del tema dell’evoluzione e della trasformazione attraverso il simbolo universale dell’uovo. Si tratta di un lavoro multidisciplinare, dove l’uovo fulcro del dell’intero lavoro, è inteso come simbolo universale di nascita, rinascimento e potenziale, il punto di partenza di ogni cosa, il contenitore di vita e di possibilità infinite.

“Ogni uovo è unico e racconta una storia diversa, simboleggiando la diversità e l’unicità di ogni essere vivente – commenta Palumbo – creazioni che invitano l’individuo a riflettere sulla propria esistenza e sulla natura ciclica della vita”.

Cinque, le opere di “OVO”, che esplorano il processo di trasformazione dell’uovo, dalla sua forma intatta alla sua rottura, rappresentando la nascita e la rinascita, dove le tecniche utilizzate riflettono questo tema, con l’uso di materiali “uova vere”, come gli smalti industriali, resine, il vetro, il metallo, lavorati per evocare fragilità e forza contemporaneamente, mentre la palette cromatica è dominata da toni bianchi e colori forti, simboli di purezza e rinascimento.

In esposizione, oltre alle opere appartenenti al nuovo lavoro, anche quaranta inediti che ripercorrono la visione, la tecnica e lo studio di questo creativo, avanguardista ed eclettico, definito “Ultra Pop” dal suo gallerista Gerardo Giurin della “AA29 Art Project”, perché riesce ad andare oltre il concetto di Popular Art, rivoluzionandolo fino all’estremo senza mai rinunciare alla sperimentazione, ma sempre accessibile e funzionale. Opere iconiche e vibranti, audaci e rivoluzionarie, in cui il colore sprigiona emozioni esercitando la più alta forma di libertà. Colori accesi e potenti, ma in armonia tra loro, che trasmettono energia e dinamismo e testimoniano la volontà dell’artista di creare due mondi paralleli: il reale e il surreale.

Una immersione visiva esplosiva che condurrà in un viaggio emotivo provocatorio, tra cui vedremo le produzioni della serie “Living Colors”, stampe realizzate a mano su carta di pregio filigranata, prove di artista che sono dei pezzi unici. Uno spazio sarà dedicato alle opere minimaliste della serie “Origami”, lavori in cui la carta è manipolata creando delle forme geometriche che sono assimilabili a delle vere e proprie strutture ingegneristiche. Inoltre, non mancheranno le bottiglie del progetto “Future Glass”, sull’arte sostenibile e sull’uso innovativo del vetro riciclato nato circa quindici anni fa ed ispirato al pensiero di Marcel Duchamp e alla filosofia dell’upcycling, che dà una seconda vita a bottiglie di vetro, altrimenti buttate via, facendole diventare delle opere d’arte. Un vetro, molto spesso contenente vino o champagne che perde la sua funzione originaria per acquisire un nuovo significato estetico e simbolico.

“Non mi definisco un artista, ma un creativo, che cerca, con le proprie capacità, di trasformare le basse frequenze e il grigiore, in forme e geometrie non usuali, colori forti potenti dominanti, fatti di luce propria e non riflessa. Senza una regola fissa, senza parlare di arte, ma solo di creazione. Le regole che l'arte in senso lato, appone a chi crea, non le riconosco.

Andare oltre ciò che la mente limita” – conclude Greg Palumbo.

La mostra proporrà una rilettura attuale ed estrema del linguaggio Pop, capace di sorprendere e interrogare lo spettatore.

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