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Sanità Liguria, USB: "La Regione metta in sicurezza l'assistenza con ...

Oggi venerdì nero in Provincia di Caserta a Marcianise presso la ECOPARTENOPE, azienda impiegata con i propri interessi nella raccolta e nel trattamento di olii esausti e di rifiuti pericolosi già interessata da chiusura per gravi violazioni sulla sicurezza, sono almeno tre i lavoratori morti e almeno due feriti gravi.

Le cause della forte esplosione non sono ancora note forse una scintilla durante l'intervento di manutenzione degli impianti da parte degli operai, ma sicuramente anche in questo ennesimo episodio le norme sulla sicurezza non sono state rispettate e qui scatta l'ennesimo incidente che ha provocato morti su un luogo di lavoro.

Ancora in corso i rilievi da parte dei Vigili del fuoco che con difficoltà stanno investigando per individuare le cause tra i tanti rottami provocati dalla forte esplosione avvenuta. Come USB ribadiamo che una legge per omicidio sul lavoro, con responsabilità in caso di incidenti e soprattutto di morte, deve nascere in questo Paese ed è nessaria, il bollettino di guerra quotidiano aumenta, la mattanza di lavoratori continua e avviene indisturbata spesso o forse sempre senza un reale colpevole tra i responsabili sulla sicurezza delle tante aziende coinvolte in tali incidenti mortali e non. Come Usb siamo vicino alle famiglie di chi ha perso la vita durante una giornata qualsiasi di lavoro, e saremo vicino anche con chi oggi ha perso la propria vita alla ECOPARTENOPE, alcune fonti riportano che a perdere la vita è stato anche lo stesso padrone della ditta, non sappiamo sia reale la notizia, ma anche alla sua famiglia va la nostra completa solidarietà e vicinanza. La sicurezza sul lavoro è un costo elevato per le aziende ma è necessario e dev'essere tra le priorità per un luogo di lavoro sicuro e nel rispetto di tutte le norme sulla sicurezza esistenti dove nessuno può perdere la propria vita , nessuno nemmeno lo stesso padrone. Nei prossimi giorni USB si attiverà con le proprie strutture territoriali per avviare una serie di iniziative per pretendere più controlli sul lavoro da parte degli Enti preposti e dagli ispettori sul lavoro, sempre troppo pochi, che dovranno intensificare le ispezioni su tutto il territorio Casertano e in tutta la Regione, dove i troppi ricatti sul lavoro, la mancanza ed il rispetto delle fondamentali norme sulla sicurezza sono una costante, spesso sono violate e disattese per economiche logiche padronali. La Regione Campania, ma soprattutto la Provincia di Caserta, primeggiano nel triste e atroce primato della classifica di omicidio sul lavoro nella tabella Nazionale di questa guerra. Più controlli, più sanzioni e segnalazioni alle Aziende che violano le norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro sono il nostro obiettivo da far rispettare a tutti.

 “Quella di Marcianise è l’ennesima tragedia sul lavoro che ci lascia sgomenti. In Campania, più che altrove, le morti bianche continuano a susseguirsi in un contesto segnato da precarietà diffusa, dove troppi lavoratori accettano condizioni disumane pur di portare a casa uno stipendio, o qualcosa che gli somigli. Ad Ercolano ricordiamo ancora con dolore l’esplosione della fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che strappò alla vita tre ragazzi giovanissimi. Episodi come questi non possono ripetersi nell’indifferenza generale e nel silenzio del governo, che finora non ha adottato alcun provvedimento concreto per fermare questa strage per nulla silenziosa e che oggi fa ancora più rumore. Piangiamo altre tre vite spezzate, tre famiglie distrutte, il mio pensiero va a loro. La magistratura accerterà le responsabilità, ma intanto le istituzioni hanno il dovere di non restare a guardare. Serve una strategia nazionale forte, fatta di controlli, sicurezza, legalità e dignità del lavoro. Perché di lavoro non si può e non si deve più morire.” Lo ha detto Ciro Buonajuto, vicepresidente Anci, nel commentare la tragedia di Marcianise.

 

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