Il Global Movement to Gaza Sannio indice per domani, 18 ottobre, un presidio alla Prefettura di Benevento per contestare la presenza di esponenti del governo Meloni nella nostra città. In particolare, presso l’ex Teatro De Simone, si terrà la presentazione della lista elettorale provinciale di Fratelli d’Italia, in un evento pubblico presieduto da Edmondo Cirielli, candidato alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra e attuale viceministro degli Affari Esteri.
Il governo Meloni tenta di riscrivere la storia, cercando di intestarsi meriti mai avuti nella ricerca di una qualche “pace” in Palestina ma non potrà mai cancellare le responsabilità avute nel sostenere il genocidio in questi ultimi due anni e nel sostegno che continua a dare al governo illegale di Netanyahu. PACE, per ora, rimane una parola vuota e fuori luogo, considerato che Israele negli ultimi 5 giorni ha violato il cessate il fuoco ben 36 volte, uccidendo decine di palestinesi e bloccando ancora gli aiuti umanitari.
Noi non dimentichiamo quello che il governo Meloni ha fatto in questi due anni per la Palestina:
Invio di armi e mezzi ad Israele. L' Italia è stato in questi 2 anni il terzo fornitore di armamenti ad Israele, dopo Germania e USA.
Sostegno economico alla macchina bellica sionista. Nel 2024 l’Italia ha autorizzato 42 importazioni di armamenti israeliani per un valore di 155 milioni di euro, facendo salire Israele dal settimo al secondo posto tra i fornitori del sistema di difesa italiano.
Rifiuto di riconoscere il genocidio in atto e sostegno politico alle azioni genocidarie di Netanyahu, giustificando a più riprese il genocidio come “diritto a difendersi di Israele”, votando contro la tardiva risoluzione dell’Unione Europea sulla fine del genocidio a Gaza e rifiutandosi pubblicamente di eseguire l’ordine di cattura internazionale, emesso dalla Corte Penale Internazionale, con l’accusa di genocidio, nei confronti di Netanyahu.
Collaborazione con l’intelligence israeliana, nella repressione della missione umanitaria della Global Sumud Flotillia e nell’affidamento della cyber security all’azienda israeliana Paragon, con la messa sotto controllo dei device di giornalisti e attivisti.
Delegittimazione dell'azione della Global Sumud Flotilla e nessuna parola di condanna verso le violazioni del diritto internazionale da parte di Israele, comprese le violazioni del diritto del mare.
Imposizione di una narrativa unica filoisraeliana, tramite un vergognoso disegno di legge che equipara antisemitismo e antisionismo, come se il popolo palestinese non fosse semita o come se essere antifascisti significasse essere anti-italiani. Il ddl proposto da Gasparri vieterebbe di parlare di Palestina nelle scuole, come già hanno provato a fare con diverse circolari e direttive interne.
Rifiuto di riconoscere lo Stato di Palestina.
Infine, la criminalizzazione e la repressione feroce delle piazze, con cortei caricati violentemente dalla polizia a Bologna, Milano, Torino, con controlli a tappeto, pesanti provocazioni e cariche a fine corteo, il 4 ottobre a Roma e a Udine, solo pochi giorni fa.
Il 14 ottobre siamo scese in piazza per denunciare la vergognosa presenza della nazionale di calcio israeliana a Udine, accolta dal nostro governo e dalle organizzazioni calcistiche con un tappeto rosso. Lo stesso tappeto rosso steso ieri, 16 ottobre, a Napoli, per il criminale di guerra israeliano Gideon Sa'ar, ministro degli esteri del governo sionista di Netanyahu, accolto a Palazzo Reale dall’interno della kermesse Dialoghi Mediterranei, promossa dal nostro ministero degli esteri.
Continueremo a scendere in piazza e a denunciare pubblicamente i crimini di cui si è macchiato il nostro governo, fino a quando non darà le dimissioni e fino a quando non ci sarà giustizia per il popolo palestinese.
400.000 essere umani trucidati, feriti gravemente o sepolti in fosse comuni, migliaia di ostaggi in “detenzione amministrativa”, almeno 50.000 bambini che moriranno “di fame” in questo mese. Questo è il costo umano del terrorismo di stato che il sionismo rappresenta, con il suo progetto di sterminio e pulizia etnica, che fa fare grandi profitti alle potenze neocoloniali occidentali, tra cui il governo Meloni, con le sue mani sporche di sangue.