
di Lucio Garofalo
I falò della "Madonna de lo fuoco" rappresentano un'antica consuetudine di origine popolare, che si celebra a Lioni e in altri centri dell'Italia del Sud il giorno dell'Immacolata. Una tradizione riscoperta di recente nel mio paese.
Le consuetudini, sia civili che religiose, di una comunità contribuiscono a ravvivare il sentimento dell'appartenenza storica e dell'identità localistica e particolaristica di una collettività. Nel contesto economico e sociale di Lioni, il mio "borgo natìo", non si avverte più da vari decenni una fisionomia culturale identitaria, uno spirito di appartenenza comune. Il paese irpino, benché tradizionalmente dinamico e vivace sotto il profilo commerciale, artigianale e produttivo, non conosce più da anni un legame autentico, che si nutra di valori condivisi dalla comunità. A parte il disvalore utilitaristico del lucro economico privato, poiché si tratta di una realtà animata da una vocazione commerciale assai radicata. Le crisi di carattere recessivo, che hanno investito i sistemi neo-capitalistici su scala globale negli ultimi anni, non hanno messo in crisi tale "valore" materialista pseudo-identitario, anzi. Sgombriamo il terreno da eventuali equivoci. Io apprezzo sinceramente il valore delle ibridazioni o contaminazioni. Nella storia del genere umano si contano migrazioni e contaminazioni tra i vari popoli, incroci e contatti tra diverse culture, da cui hanno avuto origine e si sono realizzate preziose conquiste di civiltà e di progresso sotto il profilo etico-spirituale, artistico, architettonico. L'Italia è un fulgido esempio in tal senso: attraversata nel corso dei secoli da varie e molteplici popolazioni, è una nazione intrisa di influenze culturali e di svariate contaminazioni. Cito alcuni esempi a noi familiari: adoperiamo le cifre arabe per i calcoli e la matematica, i caratteri dell'alfabeto latino per decifrare e trascrivere le parole; consumiamo cibi di provenienza etnica ed ascoltiamo diversi generi musicali stranieri; infine, compriamo tante merci e manufatti provenienti dai Paesi e mercati esteri. Il culto del cristianesimo è sorto in Medio Oriente, in Palestina (Gesù era un palestinese). La moneta fu inventata nell'antica Grecia, come altre cose: le Olimpiadi, il teatro, la filosofia e la democrazia. Per trascorrere una breve vacanza ci si reca anche all'estero, in località dove si spenda meno. Da ciò si evince come tutti noi siamo "cosmopoliti", pur senza saperlo. Ma non soltanto gli esseri umani. Anche nel regno animale e vegetale gli esemplari meticci, o ibridi, sono delle creature superiori e meravigliose. Le civiltà umane sono il frutto straordinario di incroci e commistioni eterogenee tra elementi cosmopoliti che si sono integrati tra loro nel corso dei secoli, compenetrandosi in altre formazioni superiori, più progredite. Nondimeno, il senso dell'appartenenza comunitaria si sostanzia soprattutto di tradizioni ed usanze locali, spesso originarie di altri luoghi e altre culture. La memoria storica e la coscienza di un'identità comune ed il più possibile condivisa, concorrono a progettare e costruire un futuro più vivibile. Se la memoria storica non si rinnova e non viene ereditata dalle nuove generazioni, se la consapevolezza critica del proprio passato non diventa un appannaggio esteso alle masse, non sarà più possibile ambire ad un avvenire a misura d'uomo, ad un progresso compatibile con il senso della dignità umana.