Salerno: per la notte dei Barbuti“Femmene” di Vanni Avallone - Il Mattino.it

Martedì 24 agosto, alle ore 21.30, in largo Santa Maria dei Barbuti, nel centro storico di Salerno, per la XXXVI edizione della rassegna estiva di teatro “Barbuti Festival”, nell’ambito de La Notte dei Barbuti, diretta da Brunella Caputo, la Compagnia del Giullare porta in scena “Femmene”, per  la regia di Vanni Avallone. Ingresso 10 euro.

Parlare di donne è sempre un rischio. Il terreno è minato e la trattazione non sarà mai, per sua natura, esaustiva. Ma è, allo stesso tempo, affascinante, per chi, come me, ritiene che la donna sia la vera forza dell'umanità e che le donne abbiamo un'altra marcia rispetto agli uomini. “Per cui, Femmene, a cui ho lavorato per due anni – spiega il regista Vanni Avallone -prendendo a prestito il titolo di una canzone del grande Pino Daniele di cui scelto alcuni testi scritti per le donne, è più un tentativo di fornire una chiave di lettura intimista, qualche altra faccia della medaglia che, nel caso delle Femmene, non ha mai due sole facce. Ho lavorato su testi scritti da uomini, per capire cosa avessero capito dell'universo Femmene, ed i risultati sono stati interessanti”. C'è più' comprensione del mondo femminile di quanto non si creda, pur restando il tutto un'inestricabile dedalo. Il risultato è una serie di ritratti diversi, ma tutti di eccezionale forza. Due attrici intense, Mimma Virtuoso e Antonia Avallone, danno voce e corpo a queste Femmene, restandone a loro volta ammaliate. La fisarmonica struggente del maestro Massimo Amendola e la magica chitarra del maestro Paolo Molinari, curatore anche degli arrangiamenti, esaltano lo spessore alla voce nera di Gaia Bassi, senza limite e senza tempo. Una piccola nota alla scenografia di Paola Molinari voluta come una Wunderkammer contemporanea, una stanza delle Meraviglie con i suoi Naturalia e Artificialia ispirata al mondo surreale di Fornasetti, nella quale convivono, come nell'animo femminile, elementi diversissimi e curiosi un'armonia unica e vitale. Il gioco di luci di Virna Prescenzo completa la magia. Femmene è proprio questo: magia. E fa capire che si nasce Femmene per poi diventare Donne, ma forse sarebbe meglio restare allo stato embrionale. E anche su questo si può' discutere. Il passaggio dalla felinita' di Femmene alla sottile astuzia di Donne avviene davvero o è solo una leggenda metropolitana? Non ci sono risposte, e non forse non ci sono nemmeno domande. Ci sono le Femmene, e questo basta.