Cava de Tirreni Domenica 30 Settembre Negozi Aperti ed Eventi

Sono mesi oramai che il traffico cittadino, soprattutto sulla Statale, è caotico con il continuo viavai degli autoarticolati da e per Salerno, da quando la Società Autostrade Meridionali (SAM) ha sottoposto a manutenzione i viadotti denominati Olivieri, Madonna del Monte, Orfanotrofio e il viadotto sul torrente Canaloni con il conseguente divieto di transito sul tratto autostradale A3 tra Salerno e Cava Salerno.


In seguito alla ordinanza n.4/2018, emessa dalla società Autostrade il 25/09/2018, gli autoarticolati sono obbligati ad uscire al casello di Cava de Tirreni in direzione Salerno e viceversa.
Nella nota di Autostrade Meridionali in cui si comunicava l’inizio dei controlli e dei lavori sui Viadotti sopra citati, veniva indicata anche la scadenza dei lavori, nel termine di 90 giorni.
Da allora ci sono già state due proroghe e la prossima scadenza è fissata al 31/08/2019, quindi fino a tale data dovremo convivere con i bisonti della strada.
Ci si chiede: perché non obbligarli ad utilizzare la Caserta Salerno facilmente raggiungibile dall’Agro?
Certo l’inquinamento cittadino, evidenziato e certificato dalla colonnina ARPAC presente in città , non è provocato solo da questi transiti, che certo non aiutano, ma soprattutto dal traffico locale e dal traffico del fine settimana quando la nostra città è presa d’assalto dai frequentatori della movida cavese. Lunghe colonne di auto che partono dall’uscita dell’autostrada in direzione centro alla ricerca di un posto, dove lasciare l’auto, più vicino possibile ai portici; nel frattempo restano vuoti i parcheggi dell’area mercatale e quello vicino all’Asl.
Proposta: si organizzi una navetta circolare che permetta di raggiungere il centro che sia compresa nel costo del parcheggio, ovviamente un servizio presente fino a tarda notte.
Oramai la qualità dell’aria metelliana è scadente, l’aria da Piccola Svizzera la possiamo trovare solo in Svizzera. Dall’inizio dell’anno è stata superata per ben 20 volte la soglia di allarme delle nanoparticelle o polveri sottili PM10. La direttiva europea ci indica il valore massimo in 40 microgrammi annuali e 50 giornalieri , mentre la raccomandazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità è di 20 microgrammi annuali e 50 giornalieri. Ad oggi il valore medio annuale a Cava è di 27 microgrammi che già supera quello raccomandato dall’OMS mentre gli sforamenti annuali delle soglie massime giornaliere secondo l’Europa non deve superare 35 , tra pochi mesi lo raggiungeremo se non verranno presi provvedimenti seri dall’ente locale.
Certamente anche i cittadini devono fare la loro parte lasciando l’auto a casa quanto più possibile e preferire spostamenti a piedi. La bici potrebbe costituire una valida alternativa, ma questo richiederebbe un cambio di paradigma culturale, lontano anni luce da chi ci amministra. Più volte si è proposto in passato di pensare alla realizzazione di una pista ciclabile. Proposta mai presa in considerazione. Eppure potrebbe liberare il centro da un significativo numero di auto a tutto beneficio dei nostri polmoni.
La scusa addotta è sempre la stessa: con quali soldi, visto che le casse comunali sono sempre vuote?
L’aspetto che si trascura è che investimenti di questo tipo avranno sicuramente ripercussioni positive sul sistema sanitario, a cui sempre più spesso siamo costretti a rivolgerci con patologie legate alla presenza eccessiva di polveri sottili nell’area che respiriamo.