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Il Tar sospende la caccia, Tommasetti: “Lo avevamo previsto, Regione  Campania colpevole”

Stagione di caccia, accolta la richiesta di sospensiva per l'approvazione del calendario venatorio 2023/2024. Dopo la decisione dei giudici del Tar, Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, punta il dito contro la Regione Campania.

“Le mancanze della giunta regionale, lo ribadiamo, penalizzano un'intera categoria. Il mondo venatorio unito condanna la Regione per le modalità adoperate per la preparazione del calendario, che hanno lasciato a lungo i cacciatori nella più completa incertezza. Senza aver rispettato la data di pubblicazione del calendario venatorio, fissata dall’articolo 18 della legge 157/1992 al 15 giugno, e senza aver provveduto all’approvazione dei piani faunistici provinciale né eventualmente alla proroga del piano faunistico regionale venatorio, solo il 28 luglio la Regione Campania ha pubblicato il nuovo calendario venatorio, esponendosi al ricorso delle associazioni ambientaliste”.

Tommasetti definisce singolari le modalità e i tempi della Regione “che mai ha valutato le osservazioni delle associazioni. Solo il 5 settembre queste ultime sono state convocate telefonicamente in un incontro informale ed ufficioso per illustrare alle stesse un piano teso a rimediare agli errori commessi, senza alcun rispetto per la categoria”.

Infine l'affondo: “Ieri in Consiglio regionale ho espressamente chiesto all’assessore se gli atti che la Regione si preparava frettolosamente ad approvare potessero garantire una serena apertura della caccia alle associazioni e se l'iter amministrativo non esponesse la Regione stessa a nuovi ricorsi. Purtroppo la risposta è arrivata in tempi record dal Tar (meno di 24 ore) e conferma le perplessità mie e delle associazioni su un approccio confusionario che rischia di causare danni pesantissimi alla categoria”.

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