“Si tende a sottovalutare come le restrizioni a cui siamo tutti sottoposti per evitare la diffusione del Coronavirus in realtà impattino ancora più negativamente sui disabili e sui bimbi speciali, con il forte pericolo che una prolungata mancanza di terapie vanifichi i risultati ottenuti. Quando questa emergenza sarà finita sarà necessario rivedere le nostre priorità, mettendo la Sanità e i bimbi speciali al primo posto”.