Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

Stampa
Visite: 984

maxresdefault 3

Con il via libera in Consiglio dei Ministri al codice rosso proviamo a dare una risposta seria a tutte quelle donne che vedono nella denuncia della violenza l'inizio di un inferno peggiore della violenza stessa, spesso consentito dalla burocrazia e dalle lungaggini dell'organizzazione della giustizia.

Lo dice la Deputata del Movimento 5 stelle Anna Bilotti - “Con questo provvedimento tutte le denunce di violenza avranno una corsia preferenziale a tutela delle donne e del loro diritto a una immediata tutela”. “Denunciare è la cosa più difficile, lo dicono i dati, e questo provvedimento va proprio nella direzione di attivare immediatamente tutti i presidi necessari affinché la rete di protezione prevista dagli strumenti di legge si attivi immediatamente”. “Adesso la denuncia arriverà direttamente al Pubblico Ministero che avrà l'obbligo di sentire la donna vittima di violenza entro tre giorni”. Ma non solo, abbiamo previsto l’obbligo di formazione per le forze di polizia che trattano questo tipo di procedimenti in modo che siano specializzati soprattutto nella prevenzione e che abbiano una preparazione specifica all’interlocuzione con le vittime. Questo consentirà agli organi inquirenti di fare un salto di qualità, non agire solamente a reato consumato, ma intervenire sull’ organizzazione del lavoro di prevenire il reato stesso. “Proprio la Campania, stando l’Osservatorio sul Fenomeno della Violenza sulle Donne seconda in Italia per numero di femminicidi, un primato che impone a tutte le istituzioni pubbliche, alle associazioni, agli organi di informazione e formazione una strettissima sinergia per poter non solo prevenire il fenomeno, ma invertire la tendenza. “Non appena approvato il provvedimento il mio pensiero non è potuto che andare a Violeta, la mamma di Sala Consilina morta per mano del suo compagno non più di un mese fa, l'ennesima vittima innocente di un'emergenza culturale che proveremo a combattere con tutte le nostre forze”- conclude.

Autenticati