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“A fronte di una nuova emergenza rifiuti, la Regione Campania, che ne porta la maggiore responsabilità, anziché sostenere la mia iniziativa parlamentare, una interrogazione diretta a sollecitare un intervento urgente del Governo, polemizza, minimizza e insiste su soluzioni palliative del tutto inadeguate”. Lo dichiara Federico Conte, deputato di Liberi e Uguali.

“I siti di stoccaggio – continua il parlamentare - , anche se si preferisce definirli siti di trasferenza per dare la falsa impressione che si tratti di depositi a tempo, sono dello stesso genere di quelli precedenti ovvero discariche camuffate, inquinanti e maleodoranti. Che il Piano regionale del 2016 avrebbe dovuto smaltire entro il 2019 e non lo ha fatto, facendo addirittura lievitare i rifiuti fuori sito di altre 50.000 tonnellate. Ora, la Giunta regionale intende provvedervi aprendone altre nei pressi degli Stir, tra i quali quello di Battipaglia che è una violenza alla Valle del Sele e un’offesa alla natura e all’uomo. Non si faccia lo scaricabarile. Gli enti di Ambito applicano le direttive della Regione, non è rilevante chi presta la firma, come il Presidente della Provincia di Salerno, ma chi decide e ordina”. 

“L’emergenza rifiuti – dice l'on. Conte - è come una peste, va affrontata con rimedi decisivi e appropriati non con rinvii, divisioni istituzionali e omissioni. Si prenda atto della realtà e si condivida un Piano adeguato con il Governo, gli enti locali e le associazioni interessate. Bisogna adottare la stessa scelta che è stata fatta in tutti i Paesi sviluppati: costruire mini impianti di vicinato a tenuta stagna, trasferendo competenze e risorse agli enti locali interessati, con una soluzione tampone per il trasferimento dei rifiuti fuori regione. Questo concorrerebbe anche a spezzare la catena di responsabilità che lega lo smaltimento pubblico e privato dei rifiuti, le cave, i trasporti, i siti di stoccaggio e i mega impianti di trasformazione alla delinquenza organizzata. Piena solidarietà e appoggio alle popolazioni, alle associazioni e ai sindaci perché respingano i traccheggiamenti le lusinghe economiche dei ristori regionali e difendano salute dei cittadini”.

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