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Rai Documentari presenta "Il nostro Eduardo" a 120 anni dalla nascita - RAI  Ufficio Stampa

Buon compleanno, Eduardo De Filippo! Perché è oggi e non l’altro ieri, com’è riportato in tutti i profili biografici in circolazione, dalla Treccani a Wikipedia alla stessa Fondazione a lui intitolata. La data è scritta nero su bianco nei registri anagrafici originali del 1900, custoditi presso l’Archivio di Stato di Napoli e che sono la fonte per gli atti di nascita integrali.


“Alla registrazione numero 577, del 30 maggio dell’anno 1900 – afferma Candida Carrino, direttore dell’Archivio di Stato di Napoli – si riporta che ‘si è presentata alle ore undici antimeridiane, al Segretario della Prima Sezione Napoli-Chiaia, il cavaliere Oreste Trombaccia, Luisa De Filippo, di anni ventuno, casalinga, domiciliata in questa città, alla via Vittoria Colonna numero 5, che ha dichiarato che, alle ore otto pomeridiane del dì ventisei del corrente mese, dalla sua unione naturale con un uomo celibe non parente né affine nei gradi che ostano al riconoscimento, è nato un bambino che mi presenta e a cui dà il nome di Eduardo.’
Un documento inconfutabile, con tanto di due testimoni, del tutto avulsi dalla famiglia Scarpetta. Stupisce che, nell’arco della sua vita, il grande commediografo e attore non abbia mai corretto la sua biografia.”
La recente trasmissione su Rai Uno del film di Mario Martone “Qui rido io”, sulla vita di Eduardo Scarpetta, racconta, però, un’altra storia, quella vera: “Nel documento – sottolinea Carrino - Luisa De Filippo commette, sottoscrivendolo con firma autografa, insieme ai due testimoni, un falso in atto pubblico, tacendo il nome del padre naturale, e attestando che si trattava di uomo celibe non parente né affine: Eduardo Scarpetta, re del teatro napoletano, all’epoca quarantasettenne, infatti, era coniugato da ventiquattro anni con la zia di Luisa, Rosa, ed ebbe altri figli fuori dal matrimonio, oltre ai fratelli De Filippo, fra cui, pare, il poeta, drammaturgo e giornalista Ernesto Murolo, nato dalla sua unione con la cognata Anna De Filippo. Questa sua libertà d’azione sembra scaturisse – come è detto nello stesso film – dal silenzio sulla vera paternità del figlio Domenico, nato nel 1876 da una relazione di Rosa De Filippo con il re Vittorio Emanuele II – morto due anni dopo - e che Scarpetta riconobbe come proprio.
Eduardo De Filippo non era il primogenito dell’unione con Luisa: due anni prima, quando lei aveva appena 19 anni, il 27 marzo 1898, era nata Annunziatina, detta Titina. Probabilmente sarà possibile fare verifiche anche sul suo atto di nascita, per raccogliere particolari inediti.
Stupisce – conclude Candida Carrino – come, a tre giorni e mezzo dal parto, Luisa si fosse recata personalmente allo Stato Civile per registrare la nascita di Eduardo. Giovane e forte, affrontò con pragmatismo la sua condizione.”

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