L'altro Giappone» a Napoli, dal 4 al 9 ottobre tornano talk e film - Il  Mattino.itDal 4 al 9 ottobre torna L'ALTRO GIAPPONE, l'unica manifestazione cinematografica e non solo del Mezzogiorno dedicata interamente al Giappone. 

Entropie familiari, nuovi modelli relazionali ed healing saranno le linee guide che caratterizzeranno questa edizione. Il tema scelto per quest'anno dall'omonima associazione è Satellites of love, per caratterizzare una Japan Week promossa in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale, l’Istituto francese Grenoble, l’Università L’Orientale, l’Istituto Giapponese di Cultura, l’Istituto Pontano, Coopculture, con il contributo della Film Commission della Regione Campania e della Direzione Generale per le Politiche culturali ed il turismo della Regione Campania, sotto il patrocinio del Comune di Napoli e con il sostegno del Tempio Tenshin e dell’Associazione Verace Pizza Napoletana.

Nel percorso del 2022, attraversato ora anche dagli spettri della guerra, dopo un lungo periodo di isolamento forzato dell’individuo a causa del Covid19, e con il conseguente aggravarsi di stati di alienazione e disgregazione sociale, L’ALTRO GIAPPONE ritiene quanto mai attuale e opportuno ripercorrere gli aspetti che hanno anticipato e accelerato questi processi, partendo dall’evoluzione del sistema-famiglia ‘convenzionale’: “crisi di autorevolezza delle figure genitoriali, casi di adolescenti sempre più chiusi in se stessi, tassi di nascita sempre più bassi, anziani sempre più longevi”, ha scritto Giorgio Amitrano in un suo lavoro sul cinema per l’edizione di The Passenger dedicata al Giappone. “Problemi che le famiglie preferiscono non affrontare, nascondendosi dietro una facciata di rispettabilità, e godendosi gli aspetti gratificanti del benessere.” Alcuni fenomeni peculiari del Giappone attuale (otaku, hikikomori, evaporati, morti solitarie) non sono in realtà così lontani da noi e necessitano di percorsi di comprensione e di healing più efficaci di quelli proposti dallo Stato o dalla società.

“Come il singolo affronta questi aspetti sociali? Quali alternative sperimenta? In che nuove comunità trova conforto? E come i cineasti a loro volta rappresentano tali realtà sulla scena nazionale e internazionale? Questi sono i quesiti al centro della rassegna 2022, che si sviluppa come di consueto attraverso generi diversi – dal dramma alla commedia pop, dall’ero-guro al documentario – per condurci a ragionare di riflesso anche sulla nostra realtà attuale”, chiarisce il direttore artistico Barbara Waschimps. 

Mentre nell'Auditorium del Mann verranno presentati i principali lavori giapponesi ed internazionali, alcuni dei quali assolutamente inediti per l'Italia e sottotitolati per l'occasione dallo staff de L'ALTRO GIAPPONE, all’ Istituto Francese ‘Le Grenoble’, per la prima volta, si terrà un focus sulle produzioni franco-nipponiche. Il calendario delle proiezioni e degli ospiti è pubblicato sul sito web https://www.laltrogiappone.it e sulle pagine social, mentre il canale youtube ospiterà i teaser della manifestazione e in seguito i contenuti dei dibattiti.

L’inaugurazione della rassegna è affidata nella serata di martedì 4 ottobre presso il Grenoble a Giorgio Amitrano, Professore Ordinario di Lingua e Letteratura giapponese all’Università “L’Orientale”, che presenterà “Love Life” di Kōji Fukada, film in concorso al Festival di Venezia appena concluso.

Per il vernissage, il 4 ottobre, è stata organizzata una tavola rotonda presso l'Istituto Grenoble, sul tema “Il Nirvana delle verdure – principi di alimentazione e percorsi di cura”. Parteciperanno Yosuke Taki, autore e saggista, chiamato a raccontare metodi di agricoltura naturale giapponese; Yoshie Mizushima, chef ed esperta di alimentazione, che illustrerà i segreti della cucina illuminata; Myoei Di Perna del Tempio Ten shin sul pasto rituale Ōryōki; Felice Farina, ricercatore Unior su il percorso della soia e le fermentazioni; il medico nutrizionista Gennaro Crispo. L’incontro sarà introdotto e coordinato da Chiara Ghidini, Professore Associato UNIOR e seguito dal docufilm “Diary of an Nun’s abudant kitchen”.

Alcune anticipazioni. Nella mattinata del 5 ottobre, al MANN l’esposizione dello splendido mosaico con testa di Medusa, proveniente dalla Casa del Citarista a Pompei. L’opera, che non è in allestimento permanente dagli anni Novanta, è stata fonte di ispirazione per la riproduzione musiva, con la scritta “Imagine”, voluta da Yoko Ono nel memoriale a John Lennon presso il Central Park newyorkese. L’evento di presentazione, cui parteciperà insieme al direttore Paolo Giulierini lo scrittore e giornalista Michelangelo Iossa, che ha studiato i rapporti tra l’artista giapponese e la città di Napoli, è un omaggio non soltanto a Yoko Ono, ma anche una celebrazione dei Beatles a sessant’anni esatti (5 ottobre 1962) dal loro primo successo discografico.  A seguire talk con Marco Ferrari, tour operator e youtuber e l’esperta di turismo Mizue Inami su “Flussi turistici Italia-Giappone: i corridoi delle aree interne” e infine l'incontro sul tema: “Nel segno dei vulcani: il Mann e Pompei in Giappone. Curiosità, spunti e riflessioni di tre archeologi”. Modera il direttore del Mann Paolo Giulierini. Interverranno: Marialucia Giacco, funzionario archeologo del Mann; Rosaria Ciardiello, archeologa e docente di Itinerari archeologici in Campania Unisob; Luca Prosdocimo, archeologo, docente MI e dottorando in Asia, Africa e Mediterraneo Unior.

Giovedì 6 ottobre al MANN Photo talk Satellites of love in a lonely society. In connessione con la proiezione del docufilm “The Departure” diretto da Lana Wilson (2017), il photo talk, attraverso incursioni storico-culturali, antropologiche e visuali, affronta il tema della solitudine nella società giapponese contemporanea, mettendo in risalto anche forme di resistenza e cura che, pur coabitando con la solitudine sociale, illuminano spazi preziosi e inattesi di umanità e solidarietà. Interverranno: Chiara Ghidini, Yosuke Taki, autore e saggista, Paolo Patrizi, fotografo di fama internazionale e autore dell’immagine ufficiale dell’edizione di quest’anno.

Tra le novità di quest'anno, nell’ambito degli eventi speciali, la presenza del Tempio Ten shin – Cuore di cielo puro di Napoli, l'unico riconosciuto dalla Scuola Zen Sōtō nel Sud Italia, che proporrà al Museo Archeologico per proporre una “Zen Experience”, durante la quale sperimentare antiche pratiche della tradizione Zen e godere della Mostra di Shōdō “Shakyō – La scrittura del Sūtra del Cuore”, patrocinata dall’Unione Buddhista Italiana. Previste tecniche di respirazione ed esercizi sui meridiani; introduzione alla postura e pratica di meditazione; una passeggiata contemplativa nella sala del Museo e l'arte Zen della scrittura.

Per l'evento di chiusura della manifestazione, presso l'Istituto Pontano si terrà il concerto del duo giapponese soft-punk Vaiwatt. Il concerto si inscrive nelle celebrazioni “100 anni del Pontano a Palazzo Cariati” ed è prodotto in rete con APS Giappone in Abruzzo L’Aquila e Associazione Giappone in Abruzzo dal Fuji al Gran Sasso.

Una preview della manifestazione si è tenuta nei giorni scorsi al MANN alla presenza del direttore Paolo Giulierini e della console francese Lise Moutoumalaya. "In questi anni una rete di importanti rapporti è stata curata e implementata con il Giappone – ha sottolineato Giulierini - paese da sempre affascinato da Pompei, come testimonia il successo della straordinaria mostra itinerante 'Pompeii' organizzata dal MANN a Tōkyō, Kyōto, Sendai e Fukuoka, che ha richiamato sin ora oltre 300 mila visitatori. Ricordiamo inoltre che Napoli da oltre 60 anni è gemellata con Kagoshima ed quindi l'importanza che possono avere di tutti questi legami dal punto di vista della programmazione turistica".

“L'archeologia sarà un'asse importante della mia missione a Napoli. Con la mia equipe ci stiamo impegnando per proporvi un'ampia varietà di eventi: festival, conferenze, mostre e concerti in partenariato con le istituzioni della città e della regione – ha chiarito la console - Ringrazio tutti i presenti e le organizzatrici del festival L'ALTRO GIAPPONE che avremmo il piacere di ospitare quest'anno al Grenoble. Francia, Italia e Giappone sono delle terre di vulcani. Penso sia per questo che la nostra produzione artistica ed intellettuale sia così ricca. Dandoci l'opportunità di presentarvi insieme un bellissimo programma in occasione di questo festival. Vi aspettiamo numerosi ai vostri eventi”.