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Diretta - Radio Punto Nuovo In occasione del suo trentacinquesimo compleanno, il 1 aprile, Radio Punto Nuovo ha ospitato in onda al telefono tanti artisti che, raccontando la loro nuova quotidianità, hanno chiesto ai  fans di stare a casa e di aiutare chi è in difficoltà.  Ghemon, Bugo, Nancy Brilli, Maria Pia Calzone e Jerry Calà hanno fatto sorridere il pubblico che ha risposto con messaggi e foto inviate al sito della radio: “La prima cosa che farò quando finisce l’emergenza coronavirus è andare a mangiare una pizza” ha detto Ghemon, anche lui nato il 1 aprile.  

In questo periodo sta studiando pianoforte e ha parlato anche del suo nuovo album, Scritto nelle Stelle, che uscirà il 24 aprile: “per i concertiè presto dire quando riprenderanno, è giusto fermarci per tutti quelli che in questo momento stanno lavorando per noi e che stanno facendo enormi sacrifici”.

Jerry Calà ha insistito perché si stia tutti a casa tassativamente e ha suggerito al pubblico di approfittare del tempo a disposizione per imparare a suonare uno strumento: “da piccolo, quando a 12 anni fui costretto a casa 40 giorni a causa del morbillo, scoprii per caso una chitarra e ho imparato a suonarla”. Nancy Brilli, spumeggiante come sempre, dopo aver fatto gli auguri alla radio ha detto che quando finirà questo momento terribile riprenderà la tournée teatrale del suo ultimo spettacolo “A che servono gli uomini?”

Bugo cerca di vedere il lato positivo: “Posso stare più tempo con mio figlio e mia moglie”. Ha dovuto interrompere la promozione del suo ultimo album “The Platinum Collection” (nuovo triplo cd con le sue più belle canzoni scritte in 25 anni di carriera) ma in questa pausa “forzata” scrive e compone. Anche lui non vede l’ora di ripartire con il tour e salutandoci ha invitato il pubblico a donare: “Ci sono tante possibilità in questo momento per chi può e vuole aiutare. In questo momento è nostro dovere sostenere gli ospedali e i sanitari che stanno facendo tanto, chi può deve aiutare”.

Maria Pia Calzone ha rivelato di non riuscire (come la maggior parte di noi) a darsi una nuova disciplina in queste giornate di clausura forzata: “la sera prima faccio un progetto che il giorno dopo salta, e mio figlio fa la stessa cosa… si vede proprio che è figlio mio…”. Anche lei ha detto di soffrire un po’ anche perché il suo nuovo spettacolo è stato rinviato a causa della pandemia da coronavirus ma ha poi aggiunto: “E’ giusto così, pensiamo a quanti stanno combattendo per noi in prima linea”.

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