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di Gennaro Savio*

Si avvia finalmente a conclusione l’”odissea” della ritardata apertura dell’Infanzia presso la scuola elementare “Onofrio Buonocore” di Ischia Ponte. Infatti, a causa del protrarsi dei lavori di ampliamento del padiglione numero due, la prima campanella per i bambini dell’asilo suonerà lunedì prossimo 23 settembre. E ad entrare saranno solo i più piccoli,  e cioè i bimbi iscritti al primo anno di frequenza, tanto per intenderci.

Ed occuperanno spazi provvisori, quelli posti al piano inferiore del padiglione ampliato in questi mesi. Per il restante dei bambini frequentanti il secondo e terzo anno e che dovranno da subito necessariamente occupare le classi ristrutturate e realizzate ex novo, l’ingresso avverrà con qualche altro giorno di ritardo in quanto, seppur terminati i lavori interni, così come avevamo ampiamente previsto nei giorni scorsi, le aule necessitano di arieggiare, di essere pulite ed arredate. La quadra del cerchio si è avuta al termine di un’altra giornata di tensioni ed incertezze dovute al fatto che stamattina venerdì 20 settembre 2019, così come testimoniano le foto pubblicate, nelle aule nuove ancora non erano stati collocati infissi e mattonelle, mentre le pareti, tutt’ora interessate dalla creazione delle tracce per la sistemazione dei tubi elettrici, dovevano ancora essere tinteggiate. Lavori, quindi, che apparivano ancora “in alto mare” la qual cosa ha indispettito e non poco le rappresentanti di classe che si erano recate alla “Buonocore” per constatare lo stato di avanzamento dei lavori e che per questo hanno anche protocollato un documento nel quale si prendeva atto che da lunedì prossimo le aule nuove al momento non potevano essere utilizzate. Intorno alle ore 14.30, poi, assieme al Presidente del Consiglio di Circolo Giorgia Abbandonato, ci siamo recati presso il Municipio di Ischia per capire come intendesse muoversi in merito l’amministrazione comunale e per rappresentare, a chi di dovere, i forti malumori registrati tra i genitori i quali, per lunedì 23, non erano disposti a far entrare i bimbi più piccoli neppure nelle aule non interessate dai lavori, in quanto le classi che provvisoriamente li ospiteranno, sono presenti all’interno del cantiere. “Tra oggi pomeriggio e domani metteremo gli infissi, le mattonelle e tinteggeremo le pareti consegnando i locali alla scuola”, ci ha garantito il vice sindaco Luigi Di Vaia durante il fugace incontro che abbiamo avuto all’esterno del Municipio. Ma la chiave di volta che ha fatto si che si decidesse di far entrare i bambini del primo anno al piano terra del padiglione due, è stata la voce che girava in serata, e che ci auguriamo risponda al vero, relativa al fatto che in queste ore il comune provvederà ad isolare dal cantiere,  con un pannello, le aule che dopo domani ospiteranno i più piccoli.  Come si suole dire tutto è bene ciò che finisce bene, ma certamente non possiamo non stigmatizzare, ancora una volta, l’insensibilità politica mostrata pure in questo dall’amministrazione comunale verso il pieno diritto allo studio dei nostri figli che nelle scuole di ogni ordine e grado, devono poter iniziare le lezioni come da calendario. Un’insensibilità politica quella dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Enzo Ferrandino che oltre agli alunni, a penalizzato a dismisura anche le famiglie. Infatti la ritardata apertura della scuola dell’Infanzia ha comportato disagi sia ai bambini che anziché socializzare e studiare assieme ai loro coetanei tra i banchi di scuola sono stati costretti a starsene a casa, sia alle famiglie, e in modo particolare alle mamme lavoratrici che non avevano neppure la certezza di una data di inizio sicura su cui fare affidamento. Un problema, quello relativo alle mamme lavoratrici, che ovviamente non tocca minimamente le famiglie di chi disamministra il paese e aveva il dovere morale di far si che i lavori terminassero alla fine del mese di agosto, tanto lor signori per ogni evenienza hanno la possibilità di pagare, anche profumatamente, bebysitter e asili privati. Un ultimo importante appunto. Il Comune non ha avvertito la sensibilità amministrativa di programmare la fine dei lavori in tempo utile per l’inizio della scuola nonostante il continuo “pressing” fatto dalla dirigente scolastica Dottoressa Patrizia Rossetti presso l’ente di via Iasolino. Per non parlare dell’incontro che da circa un anno il Consiglio di Circolo ha chiesto ufficialmente al sindaco di Ischia per avviare un percorso di confronto costruttivo per poter risolvere alcune problematiche inerenti la scuola. Un Primo cittadino, che al di là dell’appartenenza politica, per il solo fatto che a fine mese viene profumatamente pagato dalla collettività per il ruolo che ricopre, dovrebbe essere a disposizione dei suoi concittadini ventiquattro ore al giorno e invece non indice incontri con l’istituzione scolastica neppure quando glielo si chiede ufficialmente: assurdo!

*Consigliere presso il Circolo Didattico “Ischia 2”