enzook1CIAK SI VISITA: PALAZZO DELLO SPAGNOLO (MI MANDA PICONE, ECC) E IL BORGO DI ATRANI (SI ACCETTANO MIRACOLI, ECC)
A Napoli, Largo dei Vergini 19, alla Sanità ecco Palazzo dello Spagnolo, monumento nazionale dal 1925. in occasione della visita di re Umberto di Savoia. Prende il nome da un antico proprietario, quale Tommaso Atienza soprannominato appunto lo spagnolo. Il palazzo fu edificato (probabilmente progettato da Ferdinando Sanfelice). a partire del 1738 per volere del marchese di Poppano, Nicola Moscati. A quel tempo il marchese ricevette, in dote dalla moglie, la figlia del barone d’Albanella, due palazzi vicini.
Per avere una dimora più consona al rango decise di unire i due edifici. Di grande interesse è la scala sul cortile, a doppia rampa, ad “ali di falco”, tipico del Rococò napoletano. Palazzo Spagnolo è la testimonianza dell’aristocrazia napoletana dell'epoca in cui, non essendo stato costruito ancora da Gioacchino Murat il Ponte della Sanità per collegare il centro storico alla Reggia di Capodimonte, quest'area di Napoli era abitata solo da nobili e percorsa da carrozze di personaggi illustri. Re Carlo III di Borbone frequentava il palazzo quando si recava alla Reggia di Capodimonte, che aveva fatto costruire per contenere e conservare la grande collezione artistica della madre Elisabetta Farnese (la celebre Collezione Farnese). Il re era solito cambiare a Palazzo dello Spagnolo i suoi cavalli con buoi, più adatti ad affrontare la ripida salita sino alla reggia e talvolta fermarsi anche a parlare con i cittadini che lo aspettavano. Palazzo dello Spagnolo è il set di numerose pellicole: si ricordano Il Giudizio Universale di Vittorio De Sica (1961) perchè era lì che andava Vittorio Gassman alla ricerca di chi gli aveva sporcato di pomodori il cappello. In Mi manda Picone di Nanni Loy, che vinse un David di Donatello per miglior attore (Giancarlo Giannini), migliore attrice (Lina Sastri), e migliore produzione (Gianni Minervini). è l'edificio, malridotto e pericolante nel post terremoto, Chi non ricorda le scene in cui nel palazzo terremotato viveva il personaggio interpretato da Giancarlo Giannini (Salvatore) incaricato dalla "marchesa" di controllarle casa. ma che in realtà la fittava ai senzatetto. Inoltre Palazzo Spagnolo è stata l'abitazione di Maria Concetta, la "vergine di Napoli" esibita dal padre ai soldati americani per un dollaro a testa nel film La Pelle di Liliana Cavani in cui Curzio Malaparte interpretato da Mastroianni accompagna un soldato yankee a cercare una ragazza di cui si era innamorato e di cui ignorava la "virtù esibita". Come pure l’edificio è stato anche il rifugio del camorrista Manomozza in Piedone lo Sbirro di Steno con Bud Spencer. Tra le tante opere che hanno approfittato della scenografica scalinata una delle più recenti è Passione di John Turturro con la splendida performance di Pietra Montecorvino che canta “Comme facette mammeta” arrangiata da Eugenio Bennato. Come pure fu set dell’episodio “Il fantasma di via Sanità” di Pacco, doppio pacco e contropaccotto. Il palazzo, è bene ricordarlo, è proprietà di privati quindi nel caso di una visita, potreste trovare il portone chiuso a meno che non siate collegati a tour specifici. Altro movie tour spettacolare è Atrani, borgo bellissimo confinante con Amalfi, stretta tra il monte Civita ed il monte Aureo, lungo la valle del fiume Dragone , cosi detto perché leggenda vuole che ivi si nascondesse un terribile drago. Il Ducato di Amalfi nel medioevo, si estendeva da Cetara a Positano comprendendo anche Agerola, Pimonte, Lettere, Capri e l’arcipelago delle Sirenuse (Li Galli). Atrani si fregiava del titolo di città gemellata di Amalfi e sede dell’aristocrazia. Solo ad amalfitani e atranesi era riservato il diritto di eleggere o deporre i capi del Ducato, i Dogi, il cui simbolo era un copricapo, il “Birecto”, di cui venivano insigniti nella cappella palatina della chiesa di San Salvatore de Birecto. Negli anni che seguirono, le sorti di Atrani furono sempre legate a quelle di Amalfi, il cui ducato, oramai decaduto, venne inglobato nel principato di Salerno. Per la bellezza dei suoi vicoletti, le sue “scalinatelle”, le abitazioni, poste l'una sull'altra e della bellissima spiaggia . Tra tanto da visitare consigliamo anche la Grotta di Masaniello, al di sotto della quale è situata la casa materna del celebre capopopolo napoletano, costruita in cima a 500 scalini e la Grotta dei Santi, chiamata così per gli affreschi in stile bizantino sulle pareti raffiguranti i quattro evangelisti e risalenti al XII secolo. In quel periodo anche San Francesco d’Assisi attraversò la Costiera Amalfitana e sostò ad Atrani dove il suo grande carisma infervorò a tal punto gli atranesi che molti si fecero suoi seguaci. Non a caso da allora tanti furono i francescani che da Atrani andarono in giro per il mondo. Atrani è stata scelta location di molti film . Ad esempio "La macchina ammazzacattivi" di Roberto Rossellini, sorretto dall'ironia del grande Eduardo;  "Carmela è 'na bambola" di Gianni Puccini con Nino Manfredi e Marisa Allasio dove nella scena finale fa da sfondo il campanile di San Salvatore , intorno al quale girano le sonnambule;  "A spasso nel tempo II" con Boldi e De Sica dove Christian omaggia il padre Vittorio rifacendo alcune scene di “Pane, amore e fantasia”. Come pure ‘Le Seduttrici’, film hollywoodiano tratto da una commedia di Oscar Wilde con una giovanissima Scarlett Johansson. E Atrani, species Piazza Umberto I è set anche nel film di Alessandro Siani, "Si accettano miracoli" del 2014 nel ciak dove Carmine (Rizzo) e Umberto (Procopio) assistono alla loro sconfitta dei fuochi d'artificio sparati dai cittadini di Rocca di Sott.