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Daniele Sepe Roberto Gatto

La prima parte della XXIII edizione di Pomigliano Jazz in Campania si chiude domenica 9 settembre alle ore 21 in piazza Mercato a Pomigliano d’Arco (ingresso gratuito). In scena due forti personalità del jazz “made in Italy” e non solo, il sassofonista e flautista Daniele Sepe e il batterista Roberto Gatto, con il progetto Cronosisma, ispirato dal romanzo delle scrittore americano Kurt Vonnegut.

Un racconto, il libro, tra satira e fantascienza, che mette insieme personaggi improbabili ma che centra la sua narrazione su un evento catastrofico: un “cronosisma”, nel quale l’universo ha una crisi di autostima e decide di interrompere la sua espansione e tornare indietro di dieci anni. Allo stesso modo, questo quartetto, a cui si aggiungono Tommy De Paola al piano e Pierpaolo Ranieri al basso, come in un sisma temporale viaggia la linea del tempo della musica improvvisata, afro-americana ed europea, classici del jazz, incursioni nel rock e trasmigrazioni nella musica world. Una speciale attenzione è riservata al mondo dei Weather Report dei quali tutti i componenti della band sono sempre stati innamorati e che ancora oggi suona con un che di futuribile.

Dal 6 al 29 ottobre, invece, si terrà la seconda parte del festival diretto da Onofrio Piccolo con una serie di attività tutte a Pomigliano d’Arco, legate alla mostra allestita negli spazi del Palazzo dell’Orologio, dal titolo “Le macchine della musica – storie di jazz in Campania”. Tra i concerti annunciati a ottobre al teatro Gloria: il 6 l’attore e regista Giancarlo Giannini con Marco Zurzolo quartet, la nuova star del jazz spagnolo Andrea Motis il 10 e la all star band Aziza quartet con Dave Holland, Chris Potter, Eric Harland e Lionel Loueke, il 29). In programma, inoltre, i seminari di guida all’ascolto a cura del compositore Francesco Nastro e del critico musicale Francesco Varriale, diverse performance artistiche, dj set, laboratori e spettacoli per bambini a cura de I Teatrini.

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