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Enormi difficoltà per la signora Anna Volino nel superare la barriera architettonica alle rampe di SantAntonio

di  GENNARO SAVIO

Nel Comune di Ischia da anni il PCIM-L denuncia con forza la totale insensibilità politica delle passate amministrazioni comunali di Giosi Ferrandino e di quella dell’attuale sindaco Enzo Ferrandino, verso il diritto alla mobilità dei diversamente abili vergognosamente calpestato non solo per il mancato abbattimento delle odiose e discriminatorie barriere architettoniche, ma persino dalla collocazione,  in via Edgardo Cortese e quindi in pieno centro storico, dei nuovi pali della pubblica illuminazione  piazzati sugli scivoli realizzati per dare la possibilità agli invalidi di poter salire sul marciapiede.

E la cosa incredibile è che le barriere non sono state abbattute neppure a seguito delle reiterate richieste avanzate da persone con seri problemi di deambulazione. Com’è accaduto in via Pontano, a Ischia Ponte, dove le passate e l’attuale compagine amministrativa non si sono degnate di realizzare uno scivolo su appena due gradini delle rampe di Sant’Antonio nonostante le continue richieste protocollate al Comune dal lontano 2012 da Anna Volino, una signora costretta a muoversi con l’ausilio di un girello. “I nostri tentativi di sollecitare un’attenzione ed un intervento per ottenere lo scivolo alle rampe di Sant’Antonio – ci ha dichiarato Gennaro Montanaro, marito della signora Anna - sono cominciati il 6 agosto 2012 con una raccomandata inviata al Sindaco Giosi Ferrandino a cui dopo poche settimane  ha fatto seguito un’ulteriore missiva,  non avendo ricevuto nel frattempo alcuna risposta. Il 29 agosto 2013, poi, abbiamo inoltrato al sindaco Giosi Ferrandino un’ulteriore comunicazione attraverso la posta certificata a cui allegammo anche  un servizio fotografico. Il 25 giugno del 2015 spedimmo un nuovo sollecito, stavolta all’allora vicesindaco Carmine Barile, mentre il 28 agosto del 2017 abbiamo scritto via pec all'Assessorato ai lavori pubblici, area tecnica. La cosa che ci rammarica di più oltre al fatto che nel frattempo lo scivolo non sia stato mai realizzato – ha sottolineato il signor Gennaro –, è rappresentato dal fatto che in questi sei anni non abbiamo ricevuto nessuna risposta dagli amministratori interpellati”. E questo, sicuramente, rappresenta l’aspetto più grave della triste vicenda e che dimostra, ancora una volta, tutto il totale disinteresse dell’intera classe politica ischitana di maggioranza e di minoranza degli ultimi decenni verso i problemi dei più deboli della società. Amministratori comunali come sindaci e assessori che per ricoprire i loro incarichi  percepiscono un lauto stipendio frutto dei sacrifici economici di un intero popolo e che solo per questo dovrebbero essere quotidianamente a disposizione di ogni singolo cittadino a cui, invece, al contrario, non si preoccupano neppure di rispondere nonostante ricevano da questi ultimi richieste ufficiali: da non credere! A questo punto, oltre a realizzare immediatamente lo scivolo alle rampe di Sant’Antonio, riteniamo che i destinatari delle missive della signora Anna, a partire dall’attuale eurodeputato Giosi Ferrandino, bene farebbero a chiederle  ufficialmente scusa per non averla degnata, in questi anni, neppure di una risposta. Intanto, nelle ultime settimane, i coniugi Montanaro hanno rappresentato la problematica delle rampe di Sant’Antonio anche all’assessore Luca Spignese il quale avrebbe definito il tutto "un’indecenza". Vogliamo ricordare a Spignese che di questa intollerabile e vergognosa indecenza lui n’è diretto responsabile visto che da anni ricopre il ruolo di amministratore comunale. Allo stesso modo di come, assieme ai suoi amici di maggioranza di ieri e di oggi, è politicamente e amministrativamente responsabile del mancato abbattimento delle barriere architettoniche su tutto il territorio comunale. “Come troppe altre storie – ha chiosato Gennaro Montanaro al termine della seguitissima diretta FaceBook che abbiamo realizzato proprio sulle rampe di Sant’Antonio -, questa ha dell'incredibile in quanto sono trascorsi già sei anni dai nostri appelli, tutti finiti nel silenzio. Ribadisco il nostro stupore, ma certamente non ci rassegneremo e continueremo a chiedere lo scivolo sui due gradini di via Pontano”. Sin qui le parole del signor Gennaro, amareggiato ma sicuramente per nulla rassegnato. I dirigenti del  Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, guidato dal Segretario generale Domenico Savio, da anni l’unica forza politica di opposizione al  malgoverno locale imperante e che da sempre si batte contro la presenza delle barriere architettoniche lungo le strade cittadine e negli edifici pubblici, nel chiedere nuovamente la realizzazione dello scivolo sulle rampe di Sant’Antonio, garantisce ai coniugi Montanaro un impegno di lotta assiduo che sarà portato avanti sino a quando quella vergognosa barriera non sarà abbattuta. La signora Anna e tutti gli invalidi residenti e turisti che si servono del passaggio alle rampe di Sant’Antonio possono contare sul nostro impegno!

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