Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

Stampa
Visite: 263

Comitato europeo delle regioni

Grazie alla loro prossimità con i cittadini e i territori, i leader locali e regionali hanno un ruolo fondamentale nell’individuazione di tendenze e sfide future, e quindi nel migliorare l’elaborazione della legislazione dell’UE. Il lavoro di previsione strategica dell’Unione può quindi avere un impatto reale solo se coinvolge anche le regioni e le città: questo è il messaggio chiave del parere adottato dal Comitato europeo delle Regioni nella sessione plenaria dell’11 ottobre.

Le crisi come la pandemia di COVID-19 e la guerra d’invasione russa contro l’Ucraina hanno esposto sia le istituzioni che la società a gravi pericoli in termini di sicurezza e stabilità. Sulla spinta dei rapidi e profondi cambiamenti e delle trasformazioni che l’UE sta attraversando su diversi fronti, così come dei rischi e dell’elevato grado di incertezza che caratterizzano questo momento storico, l’Unione europea ha deciso di lavorare sulla previsione strategica, uno strumento volto a orientare e migliorare la regolamentazione (legiferare meglio) e le politiche europee, al fine di garantire che le decisioni adottate oggi abbiano una prospettiva a più lungo termine e siano “a prova di futuro”.

L’11 ottobre i membri del CdR hanno adottato un parere sulla previsione strategica in cui chiedono che la previsione a livello locale e regionale sia inserita nella preparazione dell’agenda strategica 2024-2029 e nella sua attuazione, per garantire che le politiche dell’UE e le reazioni all’evolversi degli eventi siano adeguate alle esigenze future a tutti i livelli. Il fatto di comprendere e spiegare in che modo le tendenze globali interagiscono tra loro e influiscono sull’elaborazione delle politiche a livello locale e regionale riveste un’importanza fondamentale, e contribuisce a promuovere la pianificazione strategica nonché, allo stesso tempo, le attività di previsione partecipativa dal basso.

“Tutti i gruppi politici hanno aderito all’idea di far sentire la voce del Comitato europeo delle Regioni, rispetto alle altre istituzioni europee, per far comprendere che le scelte che vengono dettate a livello centrale devono coinvolgere le autorità locali e regionali“. Lo ha detto il presidente della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca, relatore di un parere sulla “Previsione strategica come strumento di governance dell’Ue e di migliore regolamentazione“, votato oggi all’unanimità dalla plenaria del CdR.

“A volte ci ritroviamo delle scelte prese a livello centrale che non rispondono alle esigenze del territorio“, ha spiegato Magliocca, indicando che i responsabili politici locali “spesso” si ritrovano a “subire scelte che non rispondono appunto alle esigenze del territorio”, come ad esempio nelle “questioni ambientali” e, in particolare, alla risposta alle “problematiche legate ai rifiuti“.

Autenticati