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Sciopero e corteo dei lavoratori ex Ilva contro la lenta agonia degli  stabilimenti - Lavocedigenova.it

"Non si vedeva da anni uno sciopero così partecipato dai lavoratori dell'ex Ilva e dell’indotto. Il Governo deve prendere atto che tutti gli accordi che ha firmato con il Gruppo indiano sono diventati ormai carta straccia per l’irresponsabilità della multinazionale. È ormai irreversibile la sfiducia da parte di tutti i lavoratori, del sindacato e delle comunità interessate, verso la gestione di ArcelorMittal.

L'assemblea dei soci di Acciaierie d'Italia, che si svolgerà il prossimo 25 novembre, dovrà essere decisiva, ovvero dovrà andare nella direzione di un controllo statale della più grande azienda siderurgica europea. Sarebbe sbagliato sbloccare il miliardo senza il ritorno della proprietà dell’azienda nelle mani dello Stato. Non c’è più tempo da perdere, la situazione rischia di degenerare. Il Governo compia un atto di coraggio e difenda ad ogni costo i 20 mila lavoratori, tra diretti, indiretti, dell’indotto e in Amministrazione straordinaria, e il futuro del settore dell’acciaio nel nostro Paese. La lotta continuerà fino a che non avremo risposte concrete dal Governo”. Così Rocco Palombella, Segretario generale Uilm.

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