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"L’ autonomia differenziata lede la Costituzione, divide il Paese e ghettizza il Mezzogiorno”. Lo dichiara Federico Conte, deputato di LeU, che oggi a Roma ha aperto il forum tematico sulle autonomie nel corso dell’assemblea di Articolo Uno Mdp.

“È di fatto una domanda di separazione consensuale di tre delle regioni più sviluppate e ricche dal resto dell’Italia, per consolidare e rafforzare il proprio vantaggio strutturale. Sancisce la divisione del Paese, in contrasto con il principio dell’integrazione sociale, economica e istituzionale cui si ispira la Costituzione. Lo Stato non doveva accettare una simile trattativa e il Parlamento non la può ratificare, perché mancano i presupposti costituzionali che la giustifichino: l’adozione e la realizzazione dei Livelli essenziali di prestazione”. “Non si tratta di verificare le condizioni di un nuovo federalismo – continua il parlamentare - come, in maniera provocatoria se non incosciente, chiedono altre regioni, compresa la Campania. Non bisogna cadere nel gioco di Lega e M5S, al quale non sono estranei altri partiti, che mira a indorare, con false e inattendibili promesse, la pillola avvelenata dell’autonomia differenziata delle Regioni forti ai meridionali e alle autonomie locali. Ciò che lo Stato deve fare per il Sud è già scritto nella Costituzione. Trattare le condizioni significa dividersi, e il Mezzogiorno non se lo può permettere, l’Italia non può permetterselo, anche a fronte di un debito pubblico che ne schiaccia l’economia. Prima la parità, poi una più ampia autonomia che va realizzata con una riforma organica del Regionalismo".