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 di RAFFAELE LAURO

“La scomparsa del prefetto Mario Esposito - ha dichiarato Raffaele Lauro - mi addolora profondamente per i sentimenti di stima, di amicizia e di preziosa collaborazione, che ci hanno sempre legato, fin dal mio approdo istituzionale al ministero dell’Interno, nel 1988, prima come capo della Segreteria del ministro Antonio Gava e, successivamente, da prefetto della Repubblica, come capo di Gabinetto di due ministri, Vincenzo Scotti e Nicola Mancino.

Dirigente dello Stato, rigoroso e di elevato livello professionale, riusciva a coniugare, in tutti gli incarichi ricoperti con prestigio, un eccezionale e generoso spirito di servizio alle istituzioni democratiche con un carattere aperto, solidale e cordiale: una disponibilità umana senza confini, nell’intangibile rispetto della legalità. Era stimatissimo dal presidente della Repubblica Francesco Cossiga, dai ministri e dai responsabili della sicurezza nazionale, in primis dall’indimenticabile capo della Polizia Vincenzo Parisi. Di giorno o di notte, all’aeroporto di Fiumicino o alla Scuola, Mario era sempre pronto ad intervenire per la soluzione dei problemi istituzionali e ad offrire il suo contributo di esperienza e di saggezza. Ci univa fortemente anche il comune amore per la terra sorrentina. Lo piango sinceramente e mi stringo, con un fraterno abbraccio, alla famiglia e, in particolare, al nipote Mario”.