di Mirella Falco

A sud-est dalla capitale olandese scorgiamo una città con un ricco passato, che permane da oltre undici secoli; Arnhem, il capoluogo della provincia della Gheldria.  I parchi, le case signorili, Duivelshuis (casa del diavolo), il fiume Reno sono solo alcune delle particolarità che rendono ancora più ricca e turbolenta la storia della città.

Partiamo dall’etimologia del termine, intriso di fascino, Arnhem deriva Arneym, composto da heem (casa) e arn o aro (dal germanico arnu, aquila), ovvero casa delle aquile, questo perché anticamente molte aquile vivevano tra le colline e i boschi del territorio. Fu usato per la prima volta nell’893.

Un pò di storia… nel 1443 entrò a far parte della Lega Anseatica, un’alleanza di città del tardo medioevo che ebbero il monopolio dei commerci su gran parte dell’Europa settentrionale e del mar Baltico. Fu conquistata da Carlo il temerario, duca di Borgogna, liberata da Carlo Egmond duca di Gheldria successivamente ricadde sotto il dominio di Carlo V; venne anche occupata dai francesi tra 1672 e il 1674 che smantellarono le sue fortificazioni. La Sabelspoort (porta delle sciabole), ad oggi l’unica parte rimanente delle fortificazioni medievali. Fu rioccupata dalla Francia secoli dopo. Il 30 novembre 1813 Arnehm fu liberata dai francesi con una battaglia che vide le truppe del generale prussiano Friedich wilhem von Bulow   sconfiggere e cacciare dalla città le truppe napoleoniche al comando del generale francese Henri Charpentier. Nel settembre 1945 faceva parte del Market Garden, l’operazione militare che voleva sorprendere nel momento di maggior debolezza del nemico tedesco, l’azione aveva l’obiettivo di controllare e conquistare i ponti olandesi, ma il piano fallì perché riuscirono ad occuparne solo quattro.    Il ‘Bridge Too Far’ è una delle attrazioni, dove le forze alleate cercarono di recuperare il ponte dai tedeschi nel 1944. All’interno del museo Airborne ‘Hartenstein’ troviamo una vasta collezione di armi autentiche, documenti, film e foto sull’ argomento.

Arnhem non è solo ricca di storia ma anche creativa, per la presenza di numerosi studi di moda,  il famoso MODEKWARTIER, un'area creativa interamente dedicata alla moda, al design, all'arte e al cibo, con una concentrazione di negozi, officine, studi, gallerie, ristoranti, teatri e showroom. Ogni anno i designer organizzano un “Night of Fashion” nel mese di giugno, dove si omaggiano i designers del quartiere.

Inoltre, per gli appassionati di danza e teatro ci sono l’ Oostpool e Stadstheater e altri teatri minori.

Non dimentichiamo le piste ciclabili per un’emozionante passeggiata in bicicletta lungo il Reno. Le strade sono progettate e studiate in modo che tutti possano percorre l’intero paese e non solo. La bici oltre ad essere un semplice ed ecologico mezzo di trasporto è il filo conduttore tra natura e uomo; nulla può fermare uno spirito avventuriero.

Ecco alcune caratteristiche che troviamo passeggiando per le vie della città:

- Feestaardvarken un gigantesco oritteropo rosso, un'opera d'arte di Florentijn Hofman. Questo oritteropo è un regalo dallo zoo di Burgen Koninklijke alla città centro in occasione del suo 100 ° anniversario nel 2013. È una divertente attrazione per i più piccoli, perché possono arrampicarsi e giocare sul suo smisurato ventre.

- Eusebiuskerk è una chiesa costruito tra il 1450 e il 1540, che fu in gran parte distrutta nel settembre del 1944. Dopo diversi restauri, la chiesa e la sua torre furono riaperte al pubblico. La torre è munita di ascensore che porta i visitatori ad un'altezza di 73 metri. La torre offre magnifica vista della città e dell’area circostante. Se non sono presenti particolari lavori è possibile accedere.

- Walburgiskerk la chiesa più antica di Arnhem costruita tra il 1391 e il 1423.

- Duivelshuis Le sue origini risalgono intorno al 15° secolo. Il duca Carlo di Gelrelo acquisì nel 1518. Questa è anche conosciuta come la casa di Maarten van Rossum, posseduta nel 16 ° secolo. Maarten van Rossem ha rinnovato la proprietà con un frontale progettato dopo l'ultima moda architettonica. Questo stile divenne in seguito conosciuto come 'Rinascimento'. Van Rossem aveva fatto decorare l'edificio con numerose statue, I satiri, che ben presto furono considerati diavoli. Questo è probabilmente il motico per in cui la proprietà ha assunto il nome “casa del diavolo”.

scarpe

In alcune stradine, quelle più interne, troviamo appese ai fili dell'elettricità delle scarpe; questo fenomeno prende il nome di shoefiti, conosciuto anche come scarpe volanti, le interpretazioni sono diverse, possono indicare un luogo in cui si spaccia droga, altre come forma di solidarietà  verso un membro della gang non più in vita, per un semplice stato di ebrezza,oppure essere legate al mondo militare, alla noia, al bullismo o la fine della scuola; dando così adito alle più disparate leggende metropolitane. Il fenomeno è appraso la prima volta in america, successivamente si è divulgato anche nel resto del mondo, non sappiamo con precisione, quale sia il significato originale, ma, lasciamo a voi la giusta l'interpretazione...

 

 

 

 

 

 

*Alcuni sono estratti di Arnhem city guide.