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servizio di MIRELLA FALCO 

Amsterdam emblema di trasgressione, coffe shop, red Street e naturalmente l’immancabile scritta I AMSTERDAM. Sono tipici cliché che pervadono la mente di chi pensa ad AMSTERDAM; forse, matrice di una visione stereotipata della capitale Olandese. Del resto, se chiedessimo ad un olandese, che non sia mai stato a Napoli, cosa conosce della città la risposta sarà inevitabilmente scontata.

Napoli è celebre soprattutto per la pizza, il mandolino e la camorra. Ma fortunatamente non è solo questo è anche tantissime altre cose, ricca di storia, cultura, arte e Tradizioni; tutte meravigliose di cui essere orgogliosi, che fanno lo status simbolo dell’essere Napoletani. Ora, prendete parecchia insicurezza, un pizzico di intraprendenza e tanta voglia di conoscere, et voilà… la ricetta perfetta per un meraviglioso viaggio alla scoperta di Amsterdam. 

Che il viaggio abbia inizio… Nessun viaggio che si rispetti, può essere intrapreso senza seguire un mappa… e qui ... Arriva il dubbio amletico, è meglio affidarsi all’ hi-tech e lasciarsi guidare minuziosamente passo dopo passo dalla famosa app satellitare, oppure perdersi per i quartieri facendo affinamento al sesto senso e quel minimo di nozioni geografie studiate in passato seguendo una mappa cartacea, come ai tempi di Cristoforo Colombo e delle prime scoperte geografiche, dove primeggiavano stupore e novità; Per farlo, però, bisogna prima di tutto procurarsi una mappa, ma dove, se non al negozio I AMSTERDAM, sito in stazione. Così, muniti di carta e dopo aver minuziosamente individuato i luoghi d’ interesse, comincia il tour.

Il luogo di partenza è la stazione centrale di Amsterdam, situata nella parte settentrionale, una sorta di porta d’accesso alla città, un monumento carico di bellezza artistica, difatti è stato definito Rijksmonument dal 1940, un requisito consegnato solo ai monumenti o edifici dei Paesi Bassi che si contraddistinguono per la particolare bellezza artistica, il valore storico o l'importanza scientifica.

La prima sensazione quando si approda in città, è indubbiamente la serenità, sarà per l’aria che si respira, c’è una nube quasi poetica, per la presenza dei canali, dei fiori, per le case storte, dall’ erba dei numerosi prati, il verde è di sicuro il fiore all’ occhiello di questa città; è tutto molto affascinante. Le persone qui sono cordiali e disponibili, pronti a darti una mano, ma… mai intralciare il loro percorso, che sia in strada quando sono in bicicletta o al supermercato con il loro carrello della spesa, è una cosa che le fa andare su tutte le furie, anche le “vecchiette” sanno esser delle vere “hit and run “.

Camminando per le strade si incontrano turisti alle prese con la mappa per raggiungere la meta ambita, operai intenti alla manutenzione degli edifici, persone in bicicletta che strimpellando il campanello a più non posso, altre che aspettano in coda per i musei o per salire sulle imbarcazioni per tour hop-on-off, per una romantica gita in barca per i canali della città, uno spettacolo sia di giorno che di notte; i qiuali sono definiti patrimonio UNESCO. Una delle prime tappe è il quartiere Jordaan, sono delle viuzze tortuose e idilliache che sembrano essere costruite alla rinfusa, ora questo quartiere vive nello splendore, ma in passato era un quartiere molto povero, dove risiedevano artigiani, falegnami, muratori, arrivati dall’ Europa che lavoravano all’espansione urbanistica della città. Tra le principali attrazioni d’ interesse di questo quartiere c’è la casa di Anna Frank e il Pianola Museum.

Un altro interessante quartiere è il Museumplein, il cuore culturale pulsante di Amsterdam, sede non solo del Rijksmuseum, il più grande museo di arte e storia di Amsterdam, ma anche del Van Gogh Museum… per chi volesse perdersi, tra i colori vivaci e le particolari pennellate, conoscere meglio la sua storia, la sua formazione i suoi studi ed esperimenti cromatici, vedere dal vivo le opere più importanti e saperne di più sull’ incidente dell’orecchio; è il posto ideale per chi vuole emozionarsi.

Il verde è immancabile proprio come in un quadro, domina la città, sono numerosi i parchi, ben 30; a pochi passi dal museo si espande il Vondelpark, dove è possibile, rilassarsi e godersi il sole e il caldo estivo, mai afoso che contraddistingue questa località.

È possibile udire giovani artisti che si esibiscono per le strade, dando dimostrazione del loro straordinario talento, che allietano e attraggono i milioni di turisti e non, che affollano la città ogni giorno.

Passeggiando, si può trovare un venditore di Stroopwafel, un buonissimo dolce tipico, composto da due cialde e all’interno una crema al caramello, ed è possibile gustarlo ancora caldo, una vera gioia per il palato.

Il tulipano è da sempre il simbolo per eccellenza, per abbandonarci ai tipici cliché acquistando fiori e bulbi di tulipano, possiamo fare un salto sul canale Singel e capitare nel Bloemenmarkt, il più rinomato mercato di fiori, galleggiante, una particolarità che lo rende unico al mondo.

È facile immergersi anche nei tipici mercatini, quello delle pulci di Waterlooplein, ad esempio, vicino alla casa-museo Rembrandt Huis, si trovano bancarelle di ogni tipo dalla oggettistica ai vestiti; camminando si resta persuasi dall’ odore delle fricandelle, tipiche salsicciotte olandesi e delle patatine ,particolari per la loro forma più grossolana rispetto a quelle che mangiamo dalle nostre parti e viene distribuita in un conetto di carta, ricordando un po’ i “cuoppetti” di frittura che vendono per le strade di Napoli.

Un altrettanto importante artista olandese, di pittura storica, è senza alcun dubbio Rembrandt, la casa museo è la dimostrazione della sua straordinarietà ed è la prova tangibile della sua unicità nell’ essere artista. Al suo interno troviamo gli spazi in cui lavorava come rivenditore d’ arte, altri in cui sono deposti oggetti rari come armi, scheletri e pelli di animali, busti di imperatori e filosofi romani e greci, ci sono, poi, spazi in cui dava vita alla su arte, utilizzando colori che faceva discendere da una miscela di olio e pigmenti polverosi di origine vegetale, come una pianta di cactus. I due componenti venivano mischiati con una pietra a forma di cono capovolto e solo dopo una lavorazione con attenta e minuziosa della miscela, diventata della densità adatta, poteva iniziare la sua opera. Ebbe molti studenti ai quali tramandò i suoi insegnamenti e alcuni diventati famosi. Li faceva lavorare cominciando dal disegno, dovevano rappresentare e cogliere ogni aspetto della vita quotidiana, ogni particolare, e inoltre dovevano rappresentare scenari raffigurati storie prese dalla bibbia. 

Dopo questo breve tour fatto di clichè e contro stereotipi, possiamo tornare alla stazione, passando per il cuore della città piazza Dam, in cui sovrasta il palazzo reale e dalla chiesa nuova. Le cose da visitare sono ancora tante, ci sono ancora musei e tantissime attrazioni sparse non solo al centro ma in tutti i lati della città da nord a sud, da est a ovest che nei prossimi giorni visiterò. 

Solo viaggiando possiamo capire e conoscere veramente un luogo, non possiamo basarsi su dicerie, che qualcun altro cerca di enfatizzare o sminuire. Solo noi possiamo valutare e carpire ogni aspetto, comunque resta sempre una nostra opinione che qualcun altro potrebbe non condividere o trovare piacevole. Ad ogni modo questo è il mio viaggio di come ho “vissuto” Amsterdam.