Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

Stampa
Visite: 284

Risultati immagini per ATTENTATO Salah al Din

Un esponente delle Unità della mobilitazione popolare (Pmu), milizie irachene a maggioranza sciita, è stato ucciso e altri due sono rimasti feriti nell’esplosione di un ordigno nella provincia di Salah al Din. Lo riferiscono fonti della sicurezza irachena ad “Agenzia Nova”.

La bomba artigianale è esplosa al passaggio di una pattuglia delle Pmu nell’area di Amrali, a circa 100 chilometri a nord di Baghdad. "Le forze di sicurezza hanno isolato il sito dell'esplosione e hanno impedito ai civili di avvicinarsi per timore di altri attacchi terroristici”, ha riferito la fonte. La provincia di Salah al Din ha assistito ad un lento ritorno alla stabilità grazie alla presenza delle forze di sicurezza irachene che hanno riconquistato già nel 2015 le zone in precedenza occupate dallo Stato islamico.

In queste ultime settimane si è assistito ad un aumento degli attacchi terroristici contro esponenti delle Pmu. Il 21 agosto due differenti attentati hanno colpito esponenti delle Pmu. Un primo attentato è avvenuto a Sedira, villaggio a ovest di al Shirqat, circa 104 chilometri a nord di Tikrit, capoluogo del governatorato di Salah al Din. Un terrorista si è fatto esplodere uccidendo cinque combattenti della 51ma brigata delle Pmu e ferendone quattro. Nel secondo attentato suicida, che ha colpito un comando delle Pmu a sud-est di al Shirqat, sono rimasti feriti sei miliziani. Nello scorso mese di luglio, 79 civili iracheni sono stati uccisi e altri 99 sono rimasti feriti in attacchi terroristici, violenze e conflitti armati in Iraq, secondo quanto emerge dai dati diffusi nei giorni scorsi dalla missione di assistenza delle Nazioni Unite in Iraq (Unami), che non comprendono le forze di sicurezza in servizio attivo. In una nota, l’Unami ha spiegato che le cifre tengono conto anche di dati non direttamente verificabili, in particolare per quanto riguarda il governatorato a maggioranza sunnita dell’Anbar, in Iraq occidentale al confine con la Siria.

Autenticati