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Amore di Gesù, scribi

XIV DOMENICA T. ORDINARIO a

Mt 11, 23-30 In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.

Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Commento di don Gigi Pini  

Il mondo è pieno di sapienti e d’intelligenti! Essi parlano, parlano, parlano sempre. Capita di incontrarli e sentirli spesso…sì, perché loro fanno i protagonisti e tengono banco che è un piacere. E quando non ce la fanno più o quando “passano di moda”, beh, allora s’inventano un qualche scandalo o una rissa o un “reality” e così tornano a fare i protagonisti…ma sempre da “sapienti ed intelligenti”!

Il Cristo invece ha una “parola” di contentezza perché almeno il Padre, la “Parola” l’ha voluta raccontare per prima ai “piccoli” e a loro ha fatto “vedere” il Figlio…Del resto non aveva grandi scelte, perché la categoria dei “sapienti e degli intelligenti” era troppo impegnata a comandare, a fare soldi, a divertirsi, a parlare! Al Cristo invece interessano gli “affaticati e gli oppressi”, no perché non siano sapienti ed intelligenti, ma per il semplice fatto che la fatica e la sfortuna impediscono loro di guardare, capire, e reagire. Lui lo sa bene che “tutti” sono stati creati con l’intelligenza e la sapienza, ma le cose nella vita non sempre vanno come si vorrebbe e non sempre la colpa è personale…ed allora…Ed allora Lui vuole “ristorarci”, cioè vuole ridarci la dignità di persone “create a sua immagine e somiglianza” e che quindi non sono venute al mondo per morire di fatica o per essere messe sotto i piedi dal prepotente o dal "bullo" di turno. Il suo “ristorarci” fa parte essenziale della Sua “missione”, è il Suo modo di volerci bene. La Sua proposta allora per “vincere” nella vita è di caricarci il suo “giogo”, che è la Sua Parola, unica in grado di farci star bene, di ridarci il sorriso, la speranza e la dignità di persone libere. Il suo “giogo” da “prendere sopra di noi è davvero il Suo Vangelo, è la Sua Croce che porta alla Risurrezione, è la fatica “seria”, quindi, quella che porta frutti di libertà e d’amore.

Certo che Lui non ci promette autostrade o seggiovie o scale mobili…lo fanno già “i sapienti e gli intelligenti”, a Lui non va di prenderci in giro. Il Signore Gesù c’invita a farci “carico” di Lui, a prendercelo addosso…perché il Signore Gesù è la salvezza, è la Vita. Lui ci AMA davvero.

Buona vita...non siamo soli: mai. Un grande e forte abbraccio.

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