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Pensiero dell'ottava Domenica del Tempo Ordinario - Parrocchia Ostra Vetere

CORPUS DOMINI

Gv 6, 51-58 In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».

Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

Commento di don Gigi Pini  

Mangiare è una questione di vita o di morte…e non di linea o di dieta. Noi abbiamo imparato a mangiare “bene” e “sano” per avere un corpo “in salute” e “in forma”. Avere cura e rispetto per il proprio corpo è un dovere oltre che un diritto…e dovrebbe valere per tutti! Tutto questo si capisce molto bene, anche se non sempre è così scontato, visto che l’obesità e l’anoressia sono problemi di questa nostra civiltà occidentale! Il “mangiare” dell’anima invece è una questione che il più delle volte ci lascia assolutamente indifferenti. Sembra, infatti, che non “dia nell’occhio” la denutrizione o l’obesità dell'anima. Sembra! I risultati invece di questo strano digiuno o dieta è la quantità di male, di malessere, d’odio e d’indifferenza che ogni giorno c’è raccontato, scritto e vediamo intorno a noi. Insomma non è un "digiuno" senza conseguenze. Noi, così innamorati della vita, non dovremmo fare fatica a capire che c’è un Pane indispensabile per viverla nell’unico modo vero e sensato: quello dell’Amore. Ma come fai ad Amare, a “dare la vita”, se non hai un’anima che trova la sua forza nel Pane da mangiare e, in pratica, nel nutrirsi di Lui? Come risulta impossibile lavorare, fare sport e vivere se smetto di mangiare e bere…così è impossibile “vivere Amando”, come Lui ci ha insegnato, se non “mangio Quel Pane”. Per l’anima funziona la stessa regola che vale per il corpo: essa vive bene o male in relazione a quello che mangia o non mangia. Gesù si propone come il Pane della vita. A me la decisione di accettarlo oppure di farne tranquillamente a meno. Sarebbe come scegliere di “morire” ma noi, invece, abbiamo una grandissima voglia di vivere. Come sempre, il “gioco” è nelle mie mani, nella mia libertà di scegliere. Non potrò mai avere paura di “scegliere la vita per sempre”.

Buona vita allora con Lui al centro. Un grande e forte abbraccio. Con Lui ripartiremo alla grande.

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