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Crimes of the Future. La recensione del film di David Cronenberg

Di David Cronenberg, di ritorno sul grande schermo dopo otto anni di assenza. Il film arriverà nelle sale italiane dal 24 agosto grazie a Lucky Red.

Tra i registi più amati dagli appassionati di horror e thriller, Cronenberg è tornato a far parlare di sé presentando al Festival di Cannes Crimes of the Future. Dopo La promessa dell’assassino, A History of Violence e A Dangerous Method, ancora una volta David Cronenberg sceglie Viggo Mortensen come protagonista. Ad affiancarlo Léa Seydoux e Kristen Stewart. Crimes of the future, che prende il titolo dal suo precedente film del 1970 senza esserne il remake, segna il ritorno del regista al genere del body horror, già mostrato in film come Shivers, Rabid, The Brood e La mosca. Un film sconvolgente ed estremo, viscerale, in cui Cronenberg torna ad esplorare l’evoluzione dell’uomo e del pianeta in relazione alla tecnologia. Una visione fuori dagli schemi, un film di fantascienza spiazzante che racchiude in sé tutti i temi, attualissimi, della filmografia dell’autore canadese.

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