Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

Stampa
Visite: 546

Pasqua 2022: lo shopping smart per una tavola made in Italy | Architectural  Digest Italia

di CLEMENTINA LEONE

Spesso capita che un particolare cibo, il suo profumo ed il suo sapore riescano ad evocare luoghi ed atmosfere particolari.

Così ancora oggi quando pensiamo alla Pizza, alla pasta asciutta con la “pummarola” o al babà al rum, la nostra mente corre a Napoli, al sole, al mare e ad una cucina ormai simbolo di una gastronomia tutta “Made in Italy”. Ma oltre alla tradizione napoletana tutta la terra Campana ci offre una grande varietà di ricette tipiche che vantano una lunga tradizione culinaria. In Campania, ad esempio, la tradizione della Pasqua è molto sentitaCi sono piatti imprescindibili nella cucina partenopea, dal casatiello alla minestra maritata e il casatiello, il più classico e famoso tra i piatti pasquali. Si tratta di un rustico realizzato con pasta di pane a forma di ciambella con delle uova sode intere posizionate sulla superficie. Il termine di questo piatto deriva dalla parola “caso”, che in dialetto napoletano vuol dire formaggio, e richiama la consistente presenza di questo ingrediente all’interno del rustico, insieme a diversi tipi di salumi, quali mortadella, prosciutto cotto e salame, con l’aggiunta di pecorino romano, parmigiano, strutto e ciccioli di maiale. Ovviamente, tutto il “Made in Italy” è sempre più un complesso di fattori, da quelli legati alla qualità della produzione fino ad arrivare a  quelli della tradizione, che altro non è che  parte dell’ 'identità  culturale e qualità della vita di tutti noi. Su questi ultimi aspetti si inserisce il nostro patrimonio gastronomico italiano, ricco del “sapere dei sapori”. Difatti, la tutela e la salvaguardia dei prodotti tipici e tradizionali è un dovere di tutte le organizzazioni pubbliche che agiscono sul territorio, perché i prodotti tipici si configurano come esperienze gustative uniche grazie al connubio irripetibile di fattori umani, climatici e territoriali che sta alla base. Valorizzare l'agroalimentare tipica, significa salvare la stessa identità culturale di un territorio e della sua gente, le tradizioni, le specificità. A livello comunitario ad oggi si contano 155 denominazioni italiane, di cui 105 registrate a marchio D.O.P. e 50 a marchio I.G.T. Questa forte presenza di produzioni tipiche è legata alla particolarità del territorio e della storia italiana che ha permesso la creazione e il mantenimento nel tempo di tradizioni colturali, gastronomiche e culturali molto diversificate. Tra i campi delle terre salernitane, in provincia di Salerno, sorge l'azienda agricola La Piccola Fattoria, nata per riscoprire i sapori di un tempo, dove l'amore e la passione per la natura si fondono. L'allevamento di bovini, suini, galline e conigli viene curato nei minimi dettagli dallo svezzamento all'alimentazione naturale. Il mulino prepara le materie prime selezionate tra cui orzo, crusca, favino e soia, con l'aggiunta di sali minerali e del miglior mais coltivato nelle terre adiacenti alla fattoria. I campi di mais vengono coltivati per garantire un sano nutrimento degli animali come ci insegnano le nostre antiche tradizioni. 

Autenticati