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Orchestra Maiori Music Festival 2

La 69esima edizione del Ravello Festival, sotto la direzione artistica di Alessio Vlad, si appresta a vivere l’ultima intensa settimana di programmazione che si concluderà con la doppia data dell’Orchestra del TeatroMariinsky diretta da Valery Gergiev e il debutto a Ravello di Igor Levit. Ad aprire la 7 giorni di concerti uno degli appuntamenti tradizionali del cartellone: il concerto wagneriano.

Sabato 21 agosto (ore 20) a salire sul podio del Belvedere di Villa Rufolo Manfred Honeck, uno tra i più apprezzati direttori di oggi, ospite dei massimi festival internazionali e delle più importanti istituzioni musicali, attuale direttore della Pittsburg Symphony Orchestra. Honeck sarà alla testa della Gustav Mahler Jugendorchester, formazione fondata da Claudio Abbado che vanta direttori ospiti e solisti d’eccezione come il baritono Matthias Goerne che a Ravello sarà interprete dei Wesendonck Lieder, nella strumentazione per orchestra di Hans Werner Henze, uno dei massimi compositori tedeschi a cavallo del nuovo millennio.

Il programma del concerto è stato modificato rispetto all’ipotesi originale per ragioni di sicurezza; pur mantenendo, infatti, nella prima parte la tradizionale impostazione wagneriana, il crescente obbligo di rafforzare le misure di prevenzione anti-Covid ha imposto un organico orchestrale più contenuto rispetto a quello previsto.

Il programma si aprirà quindi con la pagina icona di questo Festival: l’Idillio di Sigfrido. Richard Wagner, la mattina di Natale del 1870, svegliò sua moglie Cosima con un dono musicale, l’Idillio di Sigfrido. Il maestro preparò la sorpresa affidandola a quindici musicisti nascosti in fondo alla scalinata della villa di Triebschen.

Per Richard Wagner tutto è “arte della transizione” e della metamorfosi. Tali caratteristiche emergono in particolare quando l’espressione musicale è posta al servizio del sentimento amoroso. Wagner vede la realtà con occhi mistici e quando ha a che fare con l’amore, come nei cinque Lieder composti sui testi di Mathilde Wesendonck, lo esprime quale potente flusso di energia cosmica, irresistibile mistura di erotismo onirico e voluttuoso desiderio d’oblio che pervade la natura tutta, trasfigurandola. È la stessa energia che inonda la partitura del Tristano e Isotta, di cui i Wesendonck Lieder, stasera eccezionalmente eseguiti dalla voce baritonale di Matthias Goerne, uno dei più importanti e celebrati cantanti oggi in attività, rappresentano una sorta di preludio cameristico. L’orchestra poi eseguirà la Quinta Sinfonia di Ludwig Van Beethoven, lavoro sinfonico che ebbe la gestazione più lunga e travagliata nella storia del compositore ma che si è imposta con una forza decisiva grazie al suo incipit. Incipit, che tra l’altro, fu anche usato dalle trasmissioni in italiano della famosa Radio Londra durante la Seconda guerra mondiale, in quanto in codice Morse tre punti e una linea formano l'iniziale V di Victory. 

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