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di CLEMENTINA LEONE

Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro.

 Finalmente, la  Biblioteca e l’Archivio del grande Umberto Eco (Alessandria, 1932 - Milano, 2016), sono diventati patrimonio dello Stato, e sempre dallo stesso, saranno messi con tempi, modi e regole da rispettare a disposizione di studenti e studiosi.. Un acquisto veramente importante da parte del Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, per  preservare un pezzo importante della nostra storia. L’iter di acquisizione e donazione, è giunto al termine a seguito di un accordo tra il MiBACT e gli eredi del semiologo e scrittore stipulato nel 2018. Lo stesso, si è concluso con la registrazione del provvedimento da parte della Corte dei Conti. La biblioteca moderna (circa trentamila volumi) e l’archivio saranno affidati in comodato d’uso all’Alma Mater di Bologna per novant’anni, mentre la Biblioteca di libri antichi, composta da circa 1.200 volumi e denominata “Bibliotheca semiologica curiosa, lunatica, magica et pneumatica”, sarà custodita dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. Grazie ai libri, che come le persone anziane custodiscono un pezzo importante della nostra memoria storica, possiamo viaggiare senza pagare il biglietto, assimilare qualcosa della saggezza di Solone, rabbrividire per certe notti di vento a Sant'Elena e tornare indietro nel tempo con la fiaba che ci ha raccontato la nonna su Sheherazade. Quando poi quest’ultimi provengono dalla raccolta di un mostro sacro della letteratura contemporanea italiana come Umberto Eco, allora vanno assimilati con ancor più attenzione perché maestri di vita, fari nella notte, cibo  dell’anima.