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DI CARMEN INCISIVO

L’Italia è stata divisa in due e i meridionali sono stati relegati in una specie di riserva. È qui che una famiglia si prepara al difficile esame di ammissione al nord. Domenica 26 gennaio alle ore 18.30 riprende la stagione teatrale del teatro sociale “Aldo Giuffrè” di Battipaglia dove andrà in scena “Casa di Frontiera” di Gianfelice Imparato con l’attore partenopeo Francesco Procopio accompagnato da Giovanni Allocca, Alessandra D’Ambrosio e Claudia G. Moretti.

LO SPETTACOLO. In un futuro indefinito, l'Italia è stata divisa in due. Tutti i meridionali già residenti al nord che non sono riusciti a rimpatriare dopo la secessione, sono stati confinati nei C.R.I.C. (Centri Raccolta e Identità Culturale) molto simili alle riserve degli indiani d'America. In una di queste riserve, in una casa al confine col territorio padano, vivono Gennaro Strummolo e sua sorella Addolorata. La casa è frequentata assiduamente da Olga, assistente sociale del nord, addetta alle riserve. Gennaro è divorato dal desiderio di diventare cittadino del nord tanto da cambiare il cognome da Strummolo a Strum, in modo da vantare origini nord-europee, senza però modificare il codice fiscale. Le liti con la sorella, che invece continua a coltivare abitudini e ritmi meridionali, sono continue. Addolorata si fa forte anche del sostegno del fidanzato, Ciro Cacace, che con i suoi comportamenti da sudista "irriducibile" fa impazzire di rabbia Gennaro. A complicare la situazione c'è Olga che ha il compito di preparare la famiglia al difficile esame di ammissione al nord, ma viene colta da insana passione per il ruspante Ciro. In questo paradossale contesto si svolgono le comiche vicende della commedia che, pur trattando un argomento di attualità politica, non si discosta mai dalla linea del racconto fantastico. Il testo, scritto nel 1994, quando la Lega Nord esprimeva in pieno tutto il suo disprezzo verso il Sud, purtroppo ancora a distanza di tanti anni ci riporta in qualche modo all’attualità. Nel paradossale contesto della commedia si svolgono le vicende che regalano momenti di comicità travolgente pur facendo riflettere su problemi sociali spinosi.

IL REGISTA. “C’è sempre qualcuno più a sud di noi a cui dobbiamo guardare con empatia e rispetto – spiega l’autore e regista Gianfelice Imparato – Bisogna imparare a considerare la multiculturalità come una risorsa e non come un pericolo è un’occasione per entrare in relazione con realtà lontane ed arricchirci. È naturale avere sentimenti di diffidenza, paura di perdere equilibri e sicurezze, disagio a confrontarsi con altre culture e religioni ma tutto questo può e deve tradursi in opportunità di apprendimento, crescita, miglioramento. Questo è uno spettacolo teatrale che, col pretesto della satira, nel segno della miglior tradizione classica, metta in luce i vizi e i pensieri aberranti dei tempi. Perché diventi vero l’aforisma di Paul Valéry che invita ad arricchirsi dalle reciproche differenze”.

IL PROSSIMO APPUNTAMENTO. La stagione teatrale riprenderà domenica 1 marzo con “58 sfumature di Pino” che vedrà in scena Pino Insegno ed alla regia il fratello, Claudio.

 
 

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