‘E rubammo una notte al tempo’ è il titolo del romanzo di Filomena Passariello, il primo dei cinque ambientato a San Felice a Cancello (CE),
uscito nelle librerie di tutta Italia da pochi giorni, Falco editore.  L'autrice sanfeliciana, grande appassionata del romanzo
neorealista, attraverso una prosa originale, fonde poesia, passione, suoni e ritmi tipici della sua terra.In un contesto, dove niente è apparentemente proibito muove con disinvoltura e ironia i protagonisti e le varie comparse, attraverso una sceneggiatura fitta e complessa, carica di ironia e di doppi sensi.

I protagonisti del suo romanzo sono: don Diodato, il primo prete raffreddato;il potente dottore Calabria, medico condotto amato da tutti; il tecnico, uomo accattivante dall' incedere elegante; Pocheparole, maresciallo della stazione dei carabinieri locale;
l' avvocato, uomo colto e raffinato amato e amante di tutte le donne del paese, o quasi ed infine l' imperatore della notte, Cardillone,vittima del vice suo stesso. In questo primo romanzo viene trattato l'arrivo in paese di quaranta donne di colore, armate di quaranta parole custodite in quaranta buste gialle che coincide con il ritorno della figlia del dottore Romeo (imprenditore caduto sotto i colpi della camorra, sei anni prima, proprio nella piazza del paese).

Camilla, questo è il nome della ragazza, che vive in un convento del Nord sotto insistenza di donna Matilde Sposta, la saggia del paese, grande amica del padre. L' autrice riesce ad integrare caratteri e dilemmi propri delle caratteristiche dell'essere umano con il sottofondo disumano di una terra che  brucia sotto i fuochi della camorra, fonde culture diverse, sangue e carne, pelle bianca e pelle nera; polvere bianca e corruzione, buona vita emalavita,
carne bianca e carne nera, buona politica e mala politica, tanto damettere in scena qualcosa di magico e profondo.