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Viale Carlo III: quando Vanvitelli voleva portare il mare a Caserta -  itCaserta
L’indagine sulla qualità della vita svolta da ItaliaOggi – Ital Communications in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma e pubblicata com’è ormai noto 2 giorni fa ha posizionato Caserta al 94° posto peggiorando di ulteriori due posizioni il risultato del 2022.
Una triste classifica quella casertana che tiene conto di una vasta gamma di fattori, tra i quali l'economia, l'istruzione, i trasporti, la salute e l'ambiente urbano. 
 
Già lo scorso 2 ottobre un’altra classifica, aveva decretato Caserta tra le 58 città più inquinate dello stivale. L’avvocato Maurizio Del Rosso, consigliere comunale e provinciale, già in quell’occasione ebbe ad evidenziare “come lo studio della Deutsche Well che aveva preso in considerazione i 58 centri urbani con una concentrazione media di Pm 2,5 oltre la soglia di riferimento, confermasse la cattiva politica del sindaco Carlo Marino, e degli assessori Marzo e Casale”.
 
“Allo stesso modo – dichiara Del Rosso – mi preme sottolineare quanto le dichiarazioni del Presidente della Provincia Giorgio Magliocca, rilasciate a mezzo stampa rispetto allo studio di Italia Oggi, siano non solo poco realistiche ma peggio, poco veritiere. Il Presidente della provincia, in soldoni, ha dichiarato che i malesseri di questo territorio sono il frutto di un retaggio del passato, conseguenza di una malsana gestione e che anzi, si stanno mettendo in campo tutta una serie di attività congiunte proprio per migliorare alcune problematiche endemiche alla città e alla provincia.
 
Contesto con forza queste dichiarazioni, se volessimo solo pensare che egli stesso è alla guida dell’ente provinciale da almeno 6 anni, per cui i numerosi disservizi e malesseri di questo territorio sono il risultato anche di scelte scellerate, la sua e di tutti coloro che vi hanno collaborato.
 
Siamo però nel giusto momento per auspicare ad un cambiamento, considerate le elezioni provinciali dietro l’angolo.
 
 Mi auguro infatti che il nuovo consiglio provinciale possa supportare una migliore amministrazione ed arginare gli errori contingenti, e chissà che nel prossimo studio sia cittadino che provinciale non si scalino posizioni nella classifica”.

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