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Sabato, 12 novembre, nel Palazzo Monte dei Pegni di Marcianise, si è svolta un’iniziativa di grande spessore culturale che ha avuto il merito di riunire attorno allo stesso tavolo che ospitava l’ultimo volume di Salvatore Costanzo, note figure dell’ambiente accademico campano.

Ci riferiamo alla cerimonia di presentazione del libro “Marcianise e la cartografia storica sulla scena europea (1558-1961)”, Ed. Giannini, Napoli 2022. Un lavoro che esplora artefici e protagonisti di numerose scuole nazionali e del nord-Europa (fiamminghe, olandesi, tedesche) che dal secondo ‘500 alla fase centrale del ‘900, dedicarono la loro attenzione a molteplici realtà territoriali del Meridione d’Italia, lasciando nelle rappresentazioni di Marcianise segni pregevoli.

Dopo l’introduzione di Franco Tontoli, giornalista de “il Mattino”, condotta con la sua consueta maestria, ad alternarsi sono stati gli interventi di Simona Carotenuto dell’Università degli Studi di Salerno, che ha offerto una lucida e raffinata testimonianza sulla figura e l’opera accademica di Mario Alberto Pavone, alla cui memoria il libro del Costanzo è dedicato, e sugli scambi culturali avuti tra i due nel campo della complessa dinamica iconografica.

Aldo Maria Pagella, Presidente dell’Associazione culturale “Luigi Vanvitelli” di Caserta, ha tratteggiato il suo primo incontro che ebbe col prof. Costanzo negli ambienti del Liceo Giannone di Caserta, dove insegnava Storia dell’arte; successivamente ha ricordato la sua personale esperienza alla guida dell’Associazione che lo ha visto raccogliere (dopo più di un decennio) l’eredità di Gian Marco Jacobitti e di altre rilevanti figure della Soprintendenza casertana

Di considerevole interesse l’intervento dell’arch. Gianni Di Dio, fondatore del giornale “Marcianise Digest”, che oltre ad elogiare alcuni passi del volume del Costanzo, ha messo in luce la densa e impegnativa ricerca storica, archivistica e iconografica dell’autore; ha poi evidenziato il contributo editoriale del professore per le pagine di “Marcianise Digest”, i cui inediti argomenti costituiscono uno straordinario “continuum” narrativo storico-critico, caratterizzato da una meticolosa e appropriata capacità d’indagine.   

Notevole per ampiezza di visione storica l’intervento di Riccardo Serraglio dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”: oltre a registrare l’importanza dell’iniziativa culturale del Costanzo, il docente ha sostenuto l’efficacia e la validità delle sue pubblicazioni che forniscono e ampliano la ricerca e le conoscenze in ambito architettonico e artistico. Nel mettere in risalto l’importanza della disamina portata avanti dall’autore del libro, ha precisato che molti suoi scritti rappresentano un grande mezzo divulgativo del nostro vasto patrimonio campano, riuscendo a coniugare le diverse esigenze della ricerca – attraverso un ricco apparato di confronti – con la consolidata tradizione degli studi locali.

Nella sua estesa relazione, lo storico e saggista Giuseppe Diana, ha evidenziato che da Storico dell’Arte e Accademico di Paestum, Salvatore Costanzo, con il suo accurato lavoro di paziente ricerca, ancorata ad una rigorosa disciplina filologica, diventa un testimone, che con competenza e passione persegue l’obiettivo ambizioso di far meglio comprendere il difficile argomento che tratta. Non a caso, i precedenti suoi, sempre acquisiti dalle biblioteche italiane, sono esposti anche nella Biblioteca della Biennale di Venezia, Sezione dell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee.

A chiudere i lavori degli autorevoli relatori, è stato proprio il prof. Costanzo che - sia pure sinteticamente -  si è soffermato sulle metodologie delle ricerche cartografiche dedicate nel suo libro al territorio del Regno di Napoli e, più specificamente, all’antica provincia di Terra di Lavoro, approfondendo il ruolo centrale che ebbero geografi, architetti, archeologi, urbanisti; ed ancora vulcanologi, agronomi e topografi, tutti impegnati a rappresentare nelle loro vedute un particolare interesse per la città di Marcianise, la sua cultura, la sua storia.

Alla fine degli interventi, all’architetto Costanzo è stato assegnato il “Premio Speciale Cultura” (Sezione Architettura) dal Comitato scientifico dell’Associazione Luigi Vanvitelli. Questa la motivazione letta dal Presidente Pagella: “A Salvatore Costanzo, per la sua ingente attività di ricerca nel campo storico, architettonico e urbanistico. Tale riconoscimento è teso a rimarcare il suo proficuo impegno in vari contesti culturali della Campania”.

Va sottolineato che alla cerimonia, accanto ad un folto pubblico, erano presenti tra gli altri numerosi rappresentanti civili e militari, liberi professionisti, dirigenti scolastici, docenti, membri dell’ambiente dell’associazionismo e un nutrito gruppo di rinomati artisti. 

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