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Nella giornata di ieri, 8 agosto 2020, ho rassegnato le mie dimissioni da segretario del circolo PD di Maddaloni "Jerry Essan Masslo". L'ho fatto al termine di un'assemblea, convocata per valutare la possibilità di esprimere una candidatura unitaria del circolo nella lista del Partito Democratico alle prossime Regionali.
Nell'ultimo periodo ho provato a spiegare, in qualsiasi sede, come una possibilità del genere avrebbe potuto contribuire ad un miglior risultato della nostra lista, concedendoci inoltre la possibilità di radicare maggiormente la nostra presenza sul territorio, gettando le basi per quello che sarà il percorso che di qui a non molto ci condurrà alle elezioni amministrative.
Ho dovuto prendere atto però che la mia linea è minoritaria, assumendone dunque le relative conseguenze. Ringrazio in ogni caso il consigliere Michele Russo, che con grande generosità aveva accordato al circolo la propria disponibilità a rappresentarlo nell'imminente tornata elettorale.
La guerra tra bande che anima da anni il Partito Democratico casertano, che fa addirittura fatica a chiudere la lista, sta portando purtroppo i suoi effetti peggiori anche in tanti circoli, compreso il nostro. Alla possibilità di investire su un profilo giovane e capace, come tanti dei volti del PD Maddalonese, si è preferita la conservazione di microrendite personali. Ma che politica è quella che bada alla conservazione del proprio orticello e non alla costruzione di una prospettiva comune? Sono temi  purtroppo centrali nella discussione che deve portarci a capire qual è il ruolo che vuole assumere il circolo del Partito Democratico di Maddaloni, sia nello scenario federale che in quello politico cittadino. Ed è una discussione che non è più differibile, anche per questo abbiamo bisogno di un nuovo congresso.

Ringrazio in ogni caso di cuore le democratiche ei democratici maddalonesi che mi hanno concesso il privilegio di guidarli in questi tre anni.

Ho commesso ovviamente tanti errori, ma con la stessa sincerità rivendico la bontà di una serie di scelte che stanno pagando nel tempo. Sono soddisfatto del processo di rinnovamento compiuto finora, sebbene non ci abbia del tutto portato a sconfiggere alcune vecchie logiche. Mentre ovunque si abbassavano le saracinesche dei circoli, nel 2018 abbiamo scelto - in un periodo di difficoltà generale del partito - di non far scomparire il Partito Democratico da Maddaloni. Lo abbiamo fatto presentando il simbolo (gli unici in provincia di Caserta insieme al circolo di Orta di Atella) con la lista dall'età media più giovane di tutte, garantendo al PD degna rappresentanza in consiglio comunale. Tuttora godiamo di una classe dirigente profondamente rinnovata e di un gruppo di amministratori composto da giovani appassionati e competenti, in grado di rappresentare al meglio le istanza dei maddalonesi in consiglio comunale. Siamo risultati in città la lista più votata alle Elezioni Europee, abbiamo garantito rappresentanza al circolo in tutti gli organismi sovracomunali, fino in assemblea nazionale. Abbiamo ripristinato la tenuta democratica interna della nostra comunità, garantendo a tutti degna rappresentanza e mettendo definitivamente fine all'epoca dei tesseramenti fasulli. 
Sono cose di cui vado molto fiero e spunti da cui partire per una discussione franca, che ci dia un nuovo slancio e per cui il mio contributo non mancherà di certo.
 

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