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Cinquanta neoassunti all’Inps di Caserta, è una bella virata in un periodo così difficile per la pubblica amministrazione, sia dal punto di vista storico che contrattuale. Ma prima di entrare nel dettaglio occorre una premessa che delinei il quadro della situazione preesistente.

Con l'uscita di numerosi lavoratori finalmente in pensione e l'aumento dei nuovi compiti assegnati dallo Stato l'INPS tutta si è trovata ad essere sotto organico nelle varie sedi del Paese, questo soprattutto dopo l'accorpamento con l'Inpdap e l'arrivo dell'Invalidità Civile. “Il nostro Istituto è andato così in affanno – spiega Michele Sessa, Segretario aziendale Cisl Fp Inps -  per adempiere ai nuovi e sopraggiunti prodotti da trattare portando la sede di Caserta ad un sotto organico di 45 persone, cosa analoga per la sede di Aversa, con meno 15 dipendenti. Praticamente all’Inps di Caserta non si assumeva dal 2009 e va pure detto che questo è il secondo Istituto in Europa per numero di assistiti.  I nuovi assunti dunque dal primo luglio in poi stanno cercando di mettersi al pari con i gli altri 202 che lavorano alacremente nelle sedi di Terra di Lavoro e dove ogni giorno al front-office si fanno salti mortali, adempiendo ad un incredibile numero di attività e purtroppo anche discutendo spesso con un pubblico che arriva in agenzia sempre più arrabbiato. Di queste 50 unità, 15 sono state assegnate alla sede di Aversa, 3 andranno alla sede di Piedimonte Matese e 2 a quella di Sessa Aurunca”. “Possiamo affermare che queste assunzioni sono un fatto epocale per l'Istituto previdenziale italiano – precisa Franco Della Rocca, Segretario Generale di categoria - Certamente ci vorrà del tempo per formare i nuovi dipendenti, ma era una necessità presentata da oltre un decennio dalle organizzazioni sindacali, in particolare dalla CISL Fp di Caserta e dai vari direttori che si sono susseguiti.  Va detto che la sede di Caserta lavora molto bene, abbiamo ottime professionalità ed è infatti stata scelta dalla Direzione Generale quale sede pilota della Regione Campania, il che potete immaginare, comporta più lavoro e responsabilità maggiori, da qui partono i prodotti ed i servizi che poi dopo devono essere condivisi con le altre sedi d'Italia. Diciamo che abbiamo trascorso anni difficili, sottodimensionato e sovraccaricati, una situazione che era sotto gli occhi di tutti”