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Interessante incontro sulla politiche sociali quello che si è svolto nella serata di ieri, 1 febbraio, all’interno del salone Borbonico sito in piazza Municipio a San Nicola La Strada.

Durante l’incontro, organizzato dall’ass. ASC San Nicola La Strada, di cui è presidente Giordano Lauri, con l’intervento dei rappresentanti di Santa Maria C.V.. L’associazione svolge, in città, un importante compito di dirigere i cittadini nella richiesta di strumenti di cui hanno diritto e messi a disposizione dalla Stato che altrimenti non sarebbero di loro conoscenza.

L’occasione ha dato la possibilità di affrontare temi di grande interesse per i cittadini che hanno potuto conoscere le norme e gli strumenti per la lotta alla povertà. Questo in sostanza il motivo dell’incontro – dibattito che ha visto relatori di spicco analizzare tematiche quali solidarietà e sussidiarietà, sostenibilità, politiche sociali e contrasto alla povertà e diritti al cittadino con semplicità e competenza.

Dopo i saluti della d.ssa Roberta Asciuti, al tavolo dei lavori si sono succeduti: Raffaele Mastroroberti, segretario Federcasa, con cui l’ASC ha stretto rapporti di condivisione per dei servizi. Mastroroberti ha parlato delle leggi che regolano le abitazioni pubbliche e private e delle norme per accedere al canone concordato, strumento di aiuto agli affittuari che si ritrovano a pagare un canone fitto stabilito dalla legge e quindi equo.

Sabino De Micco, Presidente SDM Service, associazione promozione sociale.

Avv. Antonio Concilio in sostituzione dell’avv. Marco Cerreto. Dell’Università di Napoli, che ha introdotto una categoria di cui finora non se ne è parlato abbastanza:

Ferdinando Palumbo, segretario UGL Caserta, il prof. Severino Nappi, presidente dell’ass. Nord-Sud. Ha moderato l’evento la giornalista Laura Ferrante. 

In sala anche il sindaco di Caserta Vito Marotta che ha portato i saluti del Comune ma che ha anche portato a conoscenza come la Carta Rei a San Nicola funziona e come i cittadini possano accedere ad essa tramite gli sportelli messi a disposizione.

Concilio ha parlato dei nuovi poveri, coloro che hanno un lavoro ma che non riescono ad arrivare a fine mese poiché sottopagati, o con poche ore di lavoro, i cosiddetti i sottodisoccupati, che si trovano in difficoltà economiche.

Infine, ha toccato il tasto delle grandi imprese, come la Leonardo, di proprietà dello Stato gestito da delegati che non varano alcun piano di sviluppo per il territorio e la stessa azienda. Essendo appunto dello Stato si lascia andare le cose senza vere e proprie azioni imprenditoriali e di sviluppo.

Di Micco ha detto che il Governo ha dato strumenti alle politiche sociale quali: quota 100, pace fiscale e Reddito di Cittadinanza. “Il Governo ha messo un tetto alla soglia di povertà a 780 euro, anche se non sono sufficienti ma siamo grati che almeno si sia messo una soglia che indica il grado di povertà di un individuo. Anche se siamo convinti che non è sufficiente a debellare la povertà”

Di Micco ha chiarito, su domanda di un ospite, che chi usufruisce del Rei continuerà a percepirlo integrandolo con il Reddito di Cittadinanza che non sostituisce il primo. Ma, il dramma delle misure è che i cittadini non sanno a chi rivolgersi e come esse vengono erogate perché non c’è ancora un regolamento. Difficile dunque anche per gli addetti ai lavori soddisfare le richieste degli aventi diritto.

 Palumbo ha marcato sul reddito di cittadinanza riaffermando ancora il modello danese come il migliore. Ha toccato la quota 100 che non si discosta dalla Fornero e del mancato censimento dei poveri.” I dati del Governo non sono esatti, esso parla di 4 milioni di poveri ma vanno censiti quelli che non percepiscono nessun reddito.

C’è differenza tra poveri, perché ci sono quelli che non arrivano a fine mese e chi non percepisce nulla. Servono misure per un reale censimento dei bisognosi per non incorrere in uno spreco delle risorse messe a disposizione per gli aventi diritto. L’Italia, oltre a chi non ha reddito, ha corpi intermedi che si confrontano e creano”. Infine, Palumbo ha parlato dell’importanza di fare rete e della difficoltà del Sud di unirsi per crescere.

Nappi: “al sud manca la capacità del Governo di rispondere alle esigenze del cittadino. Noi, qui, siamo meno cittadini che altrove, meno considerati rispetto al Nord. Garantire politiche sociali qui è una drammatica questione di difficile gestione per la totale incapacità della nostra politica. Il sud è completamente tagliato fuori dalle politiche sociali”.

L’avvocato ha parlato delle annunciate autonomie del Nord: “il 40% degli introiti del Nord vengono dal Sud perché qui non ci sono imprese. Il Banco di Napoli comprato sei milioni di euro e rivenduto a 60 miliardi. Denaro servito per salvare la Banca dei Paschi di Siena, un’altra realtà, una ricchezza del sud distrutta a favore del Nord”. Infine il saluto di Giordano Lauri