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di LAURA FERRANTE

Quando andiamo al voto, nel periodo delle elezioni, ci auspichiamo che colui, coloro che vengono eletti, facciano qualcosa per la nostra città, la loro città, quella insomma, che sono chiamati ad amministrare e per cui così tanto si sono battuti… Anche pagando (su non ci scandalizziamo) e facendo promesse a destra e a manca che qualcuno, onesto a suo modo onera anche (non vi sono troppi supermercati? hmm). Ma il tempo purtroppo ci fa brutte sorprese. Non solo vengono deluse le aspettative con mantenendo promesse per la città ma va sempre peggio.

Con l’amministrazione del sindaco Marino è stato chiesto un secondo dissesto del comune, così contestato all’allora sindaco Pio Del Gaudio, dimostrando che di fronte ai problemi l’unica arma è il dissesto. Ovviamente a spese del cittadino. Oggi vediamo tanti problemi di cui non è stata avviata alcuna soluzione. Alberi lasciati marcire senza intervento né cura, la soluzione? Abbattiamoli… diamo 83mila euro all’amico che taglia il cuore dei casertani invece di un intervento mirato e professionale. Certo non voglio dire che con una prevenzione si sarebbero spesi meno soldi e forse gli alberi avrebbero avuto vita migliore, altrimenti qualcuno potrebbe prendersela a male.

Sicurezza? Vigilanza? 0. Parchi che necessitano di manutenzione, di pulizia? Semplicemente chiusi a residenti e fruitori: ovvero bambini e anziani per la maggiore. E che dire le periferie? Abbandonate a se stesse, covi di spacciatori e delinquenza varia. I rifiuti? La soluzione è fare un bruciatore nei pressi della Reggia. Dimostrando ancora una volta l’incapacità di salvaguardare il patrimonio culturale/artistico/turistico.

Il ponte di Ercole? Siamo lo zimbello dell’Italia. Dopo oltre un mese di chiusura la soluzione è stata mettere le “stampelle” che mezzi pesanti puntualmente diveltano. Le scuole? Bambini che non possono andare a scuola perché non ci sono termosifoni o non funzionano. Non dimentichiamo gli ultimi episodi di piogge che ci ha visto praticamente galleggiare nelle acque. Ma nonostante tutto la pulizia delle fogne non è stata fatta. Si attendono nuove piogge dove potremo fare il conto dei danni.

E che dire della viabilità? Massacrante girare per Caserta in auto. Si verificano improvvisi cambiamenti di percorsi e va sempre peggio. E i trasporti? Come mai Caserta non si è mai adeguata agli standard nazionali? Come mai non ci sono segnaletiche luminescenti, orari e turni visibili e puntuali che invogliano il cittadino a lasciare l’auto a casa?

Si creano solo ZTL andando ad affollare le poche e strette strade che restano. E cosa si è fatto per il turismo? Si tende a distruggere anche le cose fatte da singoli cittadini come l’iniziativa di San Leucio, ottima e bruciata. Allora, mi domando, cosa hanno di diverso tutti gli amministratori che si sono succeduti a palazzo Castropignano? I cittadini sono stufi, vogliono essere ascoltati e vogliono che i problemi vengano risolti, con il diritto di chi paga le tasse.

La gente che vota, vuole una città normale, dove vivere in modo normale. Non vergognarsi di come viene maltenuta. Ascoltare turisti dire che è una bellissima città tenuta male non ci fa piacere. Urge un cambio di rotta. Serve confronto con i cittadini, raccolta di informazioni ed elaborazione di idee. O Caserta non sopravvive. A noi non piace (più) essere messi all’ultimo posto nella lista della vivibilità. La città merita di tornare a splendere. Caserta non è solo la Reggia.

Rendiamoci conto che i negozi chiudono o fanno la fame. Se codesta amministrazione e le prossime non sanno che fare urge corso per imparare ad amministrare bene. Viaggiate e vedete gli altri paesi che fanno ed importate. Lo dico a malincuore poiché tante cose abbiamo esportato noi ed oggi ci troviamo a copiare gli altri come una azienda di giocattoli cinesi.