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Gli arresti di una coppia di caporali, operati dagli uomini della Guardia di Finanza della Compagnia di Mondragone su disposizione del gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, viene salutata con favore dalla Flai Cgil Campania e dalla Flai Cgil di Caserta, da anni impegni nella battaglia contro il caporalato nelle campagne dell’agro-casertano.

“Un intervento – sottolinea Igor Prata della Flai Cgil Caserta– che nasce anche dal lavoro svolto in questi anni con l’iniziativa del sindacato di strada. Adesso l’auspicio è che le aziende sane e le organizzazioni di categoria del casertano facciano un passo avanti per valorizzare le produzioni e i diritti dei lavoratori, promuovendo un modello etico che non sia solo repressivo ma che rappresenti il riscatto per l’intero comparto agroalimentare”. 

“Dopo questi fatti incresciosi che denunciamo da anni a Caserta e in Campania – dichiara il segretario regionale della Flai Cgil Campania, Giuseppe Carotenuto -  ora è arrivato il momento di attivare al più presto un tavolo istituzionale in Prefettura con Regione, Provincia e Comuni per chiedere che venga applicato la norma “fuori dal ghetto” della legge 199 sul caporalato, che prevede l’istituzione di un servizio di trasporto e collocamento pubblico per i braccianti agricoli. In questo modo – aggiunge Carotenuto – potremo mettere fuori gioco i caporali e ristabilire un clima di legalità e di tutela dei diritti dei lavoratori”. 

Sulla vicenda è intervenuta anche la segretaria nazionale della Flai Cgil, Ivana Galli, che domani sarà proprio a Caserta per partecipare al congresso provinciale della Flai Cgil Caserta, in programma all’Hotel Vanvitelli (ore 9.30). “L’operazione anti caporalato e gli arresti di sabato nel casertano – dichiara - dimostrano quanto sia efficace la Legge 199 e come grazie ad essa le forze dell’ordine posso agire perseguendo sfruttatori e caporali. Ora, lo vogliamo ripetere, è necessario applicare e rendere operative quelle parti della legge che prevengono ed evitano il consumarsi del reato; per fare questo è necessario intervenire su collocamento, alloggi, trasporto, togliendo così le armi ai caporali e gli alibi agli imprenditori che a questi si rivolgono”.