MIGRANTI

Il degrado non ha fine. Per rendersi conto della caduta nel vuoto di CastelVolturno, basta camminare in via Giuseppe Parini, ubicata tra il centro “Migrantes” e la “Comunità Educativa a Dimensione Familiare A.M.A.” , dove ci si ritrova, in men che non si dica, immersi in casi di violenza, prostituzione e spaccio di droga.

Il viale, che anni fa risultava privato e quindi non di facile accesso, oggi presenta un alto numero di immigrati irregolari, rispecchiando a pieno quello che è il quadro generale di tutta la zona che si estende dai Regi Lagni fino al famoso hotel “Boomerang”. D’altronde, pare che il numero di clandestini in Castel Volturno, si attesti, attualmente, intorno alle 20mila unità.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso nella serata di venerdì  8 settembre, quando, alle ore 22:30 circa, una vettura è stata incendiata, dopo essere stata “demolita” a colpi di sprangate. Grande la paura per i residenti. Le forze dell’ordine sono successivamente giunte sul posto, monitorando la situazione, senza riuscire ad arrestare i responsabili.

“Purtroppo – afferma Cesare Diana -, mi ritrovo a constatare un altro fenomeno preoccupante, dopo la segnalazione di Palazzo Grimaldi (in linea d’aria distante poco più di duecento metri). Sono stato chiamato da diversi cittadini, i quali mi hanno messo al corrente di una situazione totalmente ignorata dal sindaco Dimitri Russo.

Questo viale – spiega il consigliere di opposizione - è diventato luogo di spaccio dominato della malavita africana, che incentiva anche i casi di prostituzione e violenza. Mi hanno raccontato di pestaggi cruenti, in cui si consumano coltellate plurime. Spesso nel viale entrano macchine sospette di grossa cilindrata condotte da stranieri. Inoltre, in diverse occasioni, gli extracomunitari si sono resi colpevoli di comportamenti poco edificanti, come urinare e defecare nel viale anche al cospetto di bambini e donne. Vogliamo parlare della Pineta aperta? E’ un perfetto nascondiglio per attività illecite da svolgere in modo del tutto ‘sicuro’ e lontano da occhi indiscreti.

Qui ormai regna la paura e, mi duole dirlo – si rammarica Diana -, siamo giunti a questo punto per la superficialità ed il pressapochismo con i quali il sindaco Russo ha trattato questo fenomeno nel corso dei quattro anni di amministrazione. Durante la campagna elettorale che l’ha reso primo cittadino, dall’alto del palco si faceva promotore di un’integrazione totale ricca di presunti principi di umanità; oggi – nota - ci ritroviamo, a causa del buonismo russiano, al cospetto di un fenomeno notevolmente amplificato e fuori controllo.

Mi permetto di dargli un consiglio: anticipi i tempi dell’addio così da ridare una speranza ai cittadini di Castel Volturno”.

A seguire il video dell’incendio della vettura - https://www.youtube.com/watch?v=itCPlA6H_3o