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A Benevento Vajonts 23 sarà messo in scena dal Teatro Eidos presso il Teatro Comunale “Vittorio Emmanuele”. La storia del Vajont riscritta, 25 anni dopo il racconto televisivo, da Marco Paolini con la collaborazione di Marco Martinelli, drammaturgo e regista del Teatro delle Albe, non è più solo un racconto di memoria e di denuncia sociale, ma diventa una sveglia.

La narrazione di quel che è accaduto si moltiplica in un coro di tanti racconti per richiamare l’attenzione su quel che potrebbe accadere. “Quella del Vajont – spiega Paolini – è la storia di un avvenimento che inizia lentamente e poi accelera. Inesorabile. Si sono ignorati i segni e, quando si è presa coscienza, era troppo tardi.

In tempo di crisi climatica, non si possono ripetere le inerzie, non possiamo permetterci di calcolare il rischio con l’ipotesi meno pericolosa tra tante. Tra le tante scartate perché inconcepibili, non perché impossibili”.

VajontS 23 sarà come un canovaccio. Ci sarà chi lo metterà in scena integralmente, chi lo userà come uno spunto e lo legherà alle tante tragedie annunciate che si sono succedute dal 1963 a oggi.

Grandi attori e allievi delle scuole di teatro, teatri stabili e compagnie di teatro di ricerca, di teatro ragazzi, musicisti e danzatori, maestranze, personale e spettatori arruolati come lettori si riuniranno nei posti più diversi, dallo Strehler di Milano ai piccoli teatri di provincia, a scuole, chiese, centri civici, biblioteche, piazze di quartiere, dighe e centri parrocchiali. Ciascuno realizzerà un proprio allestimento di VajontS 23 a partire dalle peculiarità del suo territorio. E poi, tutti si fermeranno alle 22.39, l’ora in cui la montagna franò nella diga.

Il Teatro Eidos aderisce al progetto VAJONTS 23 convinto che rinnovare la memoria di ciò che è stato aiuti a guardare con un occhio diverso il “ramo” su cui siamo seduti.

Si dice che conoscere il passato ci aiuti a non commettere gli errori nel presente. E in quest’oggi, il nostro presente, come sessant’anni fa, le disgrazie continuano ad accadere. Le disgrazie? Diciamo le stragi! Perché le disgrazie annunciate, proprio perché tali, non recano con sé il tratto della fatale ineluttabilità. Esse altro non sono che l’espressione della cupidigia, dell’incompetenza, della cattiva gestione delle risorse naturali. Oggi, nel 2023, ci guardiamo intorno e vediamo altre disgrazie. E come se ciò che è accaduto non sia registrato nel nostro database.

Sul sito www.lafabbricadelmondo.org è possibile trovare la mappa completa dei gruppi che hanno aderito e dei luoghi in cui VajontS 23 andrà in scena il 9 ottobre.

La rete di Vajonts 23 nasce da un’idea di Marco Paolini per Fabbrica del Mondo ed è realizzata da Jolefilm con la collaborazione di Fondazione Vajont.

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