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Il successo de 'Lo schiaccianoci' al Comunale: doppio sold-out e applausi a  scena aperte

Grande successo, con doppio sold-out, per il capolavoro di Pëtr Il'ič Čajkovskij “Lo Schiaccianoci”, spettacolo andato in scena sabato sera 17 Dicembre al Teatro Vittorio Emmanuele di Benevento. In scena 45 artisti, di cui 43 danzatori e due attori, tra cui ospiti danzatori del Teatro San Carlo, professionisti della Compagnia Balletto di Benevento e, nel primo atto, i giovanissimi allievi del Centro Studi Danza Castiello.

Calorosa la dimostrazione di affetto e di attenzione da parte del pubblico. I biglietti sono andati a ruba fino a pochi minuti prima di andare in scena.

Prima di comporlo, Čajkovskij, lanciò la sfida a sé stesso e al mondo, promettendo che avrebbe scritto musica capace di emozionare chiunque. Tanto che c’è chi lo ha definito “una cosa seria travestita da fiaba “.

Anche Stravinskij amò lo Schiaccianoci proprio per il suo psicologismo lieve, tutt’altro che greve e complicato, in cui tutto si risolve in modo divertente e comprensibile a chiunque.

Insomma “Lo Schiaccianoci” è l’evento del cuore e della fantasia. E sabato sera lo spettacolo della Compagnia Balletto di Benevento, non tradisce le aspettative, coglie in pieno questa magia, incantando gli spettatori adulti e suscitando meravigliato stupore nei bambini, giunti da Benevento e da ogni dove, nella Campania. 

Le musiche, meravigliose, a tratti ci rivelano chiare scelte stilistiche mozartiane, e tutto, in questo Schiaccianoci, è trattato con squisitezza ed eleganza, l’uscita dall’ordinario, lo sconfinamento nel sogno, gli abiti eleganti, i colori caldi e avvolgenti. 

La scena con grandi candelabri e velluti, veste misteriosa i panni della notte e rimane sospesa e assorta.

Il profumo dell’attesa si respira nell’aria, fino all’arrivo di Herr Drosselmayer, una figura delineata ed essenziale. Arriva alla festa e si prende cura dei bambini, li fa divertire, pur restando un personaggio ambivalente e misterioso. I piccoli lo amano perché a loro piacciono i misteri, i capricci della mente e della fantasia.

Insomma lo spettacolo parla al bambino che vive in noi, la nostra parte migliore, secondo l’opinione di Carmen Castiello: - Io credo che un adulto, quando è una brava persona, nel suo cuore è ancora un bimbo. In ogni persona la parte migliore, se non addirittura la più importante, è ciò che resta della sua fanciullezza. 

Un coinvolgente spettacolo per tutta la famiglia, quello andato in scena sabato sera, ma anche una sorta di rito collettivo, in cui il pubblico si è sentito parte di un grande abbraccio, nel buio della bellissima Sala del Teatro Comunale di Benevento.

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